Cose che succedono | Social
BuzzFeed ha intervistato l’autore dell’immagine del Papa in Moncler
«Il Papa con addosso un piumino stile Balenciaga o Moncler, che passeggia per le strade di Roma o di Parigi», è questo il prompt, il comando testuale che ha generato l’immagine diventata nota come “Monclero”: Papa Francesco che passeggia per le vie di Roma (o di Parigi, dallo sfondo non si capisce bene dov’è che il Santo padre stia sfoggiando il suo outfit) con addosso uno stilosissimo giubbotto bianco. Lo ha raccontato l’autore dell’immagine, Pablo Xavier, in un’intervista a BuzzFeed News. Pablo Xavier è di Chicago, di mestiere fa il muratore e nel tempo libero si diverte a generare immagini con Midjourney: «Stavo pensando a come generare un’immagine divertente, perché di solito io faccio quel tipo di immagini lì», ha raccontato, «Mi piace fare cose buffe oppure trippy art, roba psichedelica. Poi ho avuto l’illuminazione: dovrei fare un’immagine con il Papa». Xavier – che nell’intervista ha detto di non poter dire il suo cognome perché ha paura che i fanatici religiosi lo trovino e gliela facciano pagare per aver usato il Papa a fini umoristici – ha spiegato che oltre a Midjourney ha usato un altro strumento per realizzare “Monclero”: un’abbondante dose di funghi allucinogeni.
Go off Pope 🔥
An #AI artist has created this image of the #Pope wearing an all-white #Moncler jacket pic.twitter.com/lkSOGYYmn3
— HYPEBEAST (@HYPEBEAST) March 27, 2023
Di quello che è successo dopo aver postato le immagini del Papa in Moncler sulla pagina Facebook del gruppo AI Art Universe, Pablo Xavier ha detto che lo ha «sconvolto. Non volevo certo che succedesse tutto questo». L’uomo ha raccontato di aver pubblicato le immagini su Facebook intorno alle due del pomeriggio e poco dopo di averle mostrate anche in un thread Reddit: ha capito che stava succedendo qualcosa di grosso nel momento in cui gli è arrivata una notifica che lo avvisava di essere stato bannato da Reddit. «Immaginavo che qualcuno se la sarebbe presa, ma di sicuro non pensavo che la cosa sarebbe diventata così enorme». Tanto enorme che il giornalista Ryan Broderick, ex firma di BuzzFeed e autore della newsletter Garbage Day, ha definito “Monclero” «il primo, vero, caso di disinformazione di massa generato da una AI» assieme alle immagini, anche quelle diventate virali, di Trump arrestato a New York. E in effetti, nello scorso fine settimana sono state moltissime le persone che sui social – e anche nelle redazioni – hanno creduto che l’immagine fosse vera. Tra queste c’è stata anche Chrissy Teigen, che su Twitter ha scritto di aver visto l’immagine e di non aver avuto «nessun dubbio» sull’autenticità della stessa. «Se il futuro della tecnologia è questo, di sicuro non sopravviverò», ha detto Teigen, esprimendo la preoccupazione di molti.
Pensieri simili li ha fatti anche Pablo Xavier, che ha detto di essersi spaventato a vedere tantissime persone credere, senza nessun dubbio, che l’immagine fosse vera. «Mi sento di merda», ha spiegato: l’uomo, infatti, viene da una famiglia cattolica e si è detto dispiaciuto di aver creato un’immagine che ora viene usata per criticare l’opulenza della Chiesa Cattolica. “Monclero”, dice, lo ha aiutato a capire i rischi e i pericoli delle immagini generate dall’intelligenza artificiale: «Non ci avevo mai pensato prima. Se non si danno una mossa e approvano delle leggi per regolare la cosa, si mette male». Lui ha anche una proposta, a proposito: «Se volete fare un’immagine con Van Gogh protagonista, penso che questo non sia un problema. Ma usare l’AI per generare immagini che ritraggono figure pubbliche, ecco, questo forse potrebbe essere il limite da non superare».