La semagludite è una rivoluzione per l’industria alimentare e farmaceutica. Ma cosa succede alla considerazione che abbiamo del nostro corpo?
Secondo una ricerca, chi smette di prendere farmaci per dimagrire ritorna al peso originale in un anno
Chi invece dimagrisce grazie a dieta ed esercizio fisico ci impiega cinque volte tanto.

Una ricerca dell’università di Oxford ha dimostrato che il paziente che interrompe l’assunzione di un farmaco per la perdita di peso ritorna al peso iniziale in un arco di tempo tra i 10 e i 12 mesi. Vale per i farmaci GLP-1 (è un acronimo che sta per Glucagon-like Peptide-1, un ormone prodotto dall’intestino che svolge un ruolo importante nel controllo della glicemia e nel metabolismo) sia di vecchia che di nuova generazione: in media, i pazienti perdono 8 kili dopo aver iniziato la terapia, ne prendono altrettanti una volta che la interrompono. Succede sia per quelli che assumono i farmaci più “vecchi” sia a quelli che usano i più nuovi.
Si tratta di uno studio piuttosto ampio, condotto su 6370 persone. Durante la presentazione al Congresso europeo sull’obesità, un dato ha destato un notevole interesse tra i presenti: nello studio si dimostra anche che le persone che dimagriscono senza assumere farmaci ma solo grazie a dieta ed esercizio fisico riprendo sì il peso anche loro se smettono di stare a dieta e di fare esercizio fisico, ma molto più lentamente. In media, queste persone impiegano cinque anni per riprendere i kili persi, invece dell’anno sufficiente alle persone che assumono farmaci.
È una ricerca, questa, che potrebbe ridimensionare parecchio la portata rivoluzione dell’Ozempic e dei suoi fratelli. Se è vero che l’efficacia di questi farmaci è ormai innegabile, è anche vero che diversi servizi sanitari e agenzie del farmaco, come scrive Anna Bawden sul Guardian, ne sconsigliano l’uso per un periodo superiore ai due anni. Un periodo che, in ogni caso, è già troppo lungo per le persone che non hanno una grandissima disponibilità economica: questi farmaci, se non è un servizio sanitario nazionale a passarli, sono cari, non sono tante le persone che se li possono permettere per 24 mesi consecutivi.