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La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.

Orson Welles è stato il ghost writer di Roosevelt

24 Marzo 2017

Che Orson Welles avesse simpatie politiche per i Democratici non è certo una novità, basta vedere Quarto potere (Citizen Kane). È anche piuttosto noto il fatto che l’attore, regista e produttore sostenne attivamente Franklin Delano Roosevelt, specialmente nella sua ultima campagna presidenziale, quella del 1944. Meno noto però, forse, è il fatto che i due erano in rapporti di confidenza, tanto che si scambiavano spesso telegrammi, che Welles viaggiò per un mese con Roosevelt, durante la campagna, non solo tenendo discorsi per lui ma anche scrivendone alcuni di quelli pronunciati dallo stesso presidente: i dettagli di questa vicenda sono raccontati da Erick Trickey in un articolo intitolato “FDR Had a Famous Ghostwriter: Orson Welles” e pubblicato sul magazine dello Smithsonian.

Citizen Kane«Per tutto l’autunno del 1944, Welles ha fatto della campagna per Roosvelt il suo lavoro a tempo pieno, lasciando sua moglie Rita Hayworth, che era incinta, a casa mentre lui viaggiava in treno e in aereo. Nei suoi discorsi alle manifestazioni e alla associazioni democratiche, attaccava i Repubblicani come plutocrati elitari, con lo stesso disprezzo rieservato al magnate dei media Randolph Hearst nel suo debutto da regista, Quarto Potere», scrive Trickey, notando che Welles ha spesso tenuto discorsi in prima persona per scaldare il pubblico prima del turno di FDR.

Il lavoro di Welles però consisteva anche nel consigliare il presidente su cosa dire nei suoi discorsi e nella stesura delle loro battute chiave: «Per tutto il 1944 si è incontrato spesso con Roosvelt alla Casa Bianca e viaggiando con lui sul treno utilizzato per la campagna. Secondo i suoi biografi, l’attore ha anche dato al presidente le idee per i suoi discorsi e anni dopo lo stesso Welles avrebbe detto di avere aiutato Roosvelt nella stesura dei suoi passaggi più celebri», prosegue Trickey. Il regista e attore ha anche raccontato agli stessi biografi di come il presidente gli chiedesse un feedback sul modo in cui aveva tenuto i discorsi: «L’ho detto bene? Come un vero attore?».

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