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00:27 giovedì 20 novembre 2025
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.

Orbital, un romanzo ambientato nello spazio e quasi senza trama, ha vinto il Booker 2024

13 Novembre 2024

Un romanzo «praticamente senza trama», l’ha descritto Joshua Ferris nella sua recensione per il New York Times: è Orbital (qui la nostra recensione) di Samantha Harvey, che ha vinto il Booker Prize 2024. Interessante, e molto, quello che si dice sul libro (che verrà pubblicato in Italia da NN Editore): «Nessuna razza aliena. Nessun pianeta senziente che fa impazzire le persone», dice ancora. Gli astronauti sono professionisti esperti. Uno è descritto come il cuore della navicella, uno come le sue mani, un terzo come la sua coscienza. Ma nessuna prova arriva a testare queste affermazioni, e nessun evento arriva a ribaltarle o rinforzarle».

Quindi, cos’è Orbital? Mettiamola così: è il racconto quotidiano di quello che succede nella Stazione Spaziale Internazionale a sei astronauti, lungo 16 albe e 16 tramonti. E, appunto, non succede praticamente niente di quello che ci si aspetterebbe (disastri, incontri sconvolgenti). La cosa che sembra più interessante, tuttavia, riguarda i punti di vista. Ancora il Times dice, in una frase che ci incuriosisce molto, che «Orbital cambia spesso punto di vista – quello di un alieno, di un robot, di un marinaio preistorico – prospettive brevi e parziali unite da un narratore lirico la cui voce esultante si concentra in modo rapsodico su tutto ciò che colpisce la sua fantasia».

Alexandra Harris sul Guardian ha scritto che il libro è «una fine meditazione sulla Terra, la bellezza e le aspirazioni umane». Gli astronauti «lavorano con un senso di vocazione che non si affievolisce neanche dopo mesi di missione. Per loro nulla si è offuscato. La Terra è sempre affascinante in ogni momento mentre si muove con “una leggerezza squillante, sonora” attraverso la “sala da ballo dello spazio”». Cercare la meraviglia della vita e del creato in un’epoca di quotidianità molto poco meravigliosa, anzi, terrificante. Partire dalle piccole cose e trovarci un universo. Un’operazione che potrebbe ricordare quella di Stagno di Claire-Louise Bennett, tra i libri più apprezzati dalla critica qualche anno fa.

Samantha Harvey ha dedicato la vittoria a chi «parla a favore e non contro la Terra, a favore e non contro la dignità degli altri esseri umani, delle altre forme di vita, e a tutte le persone che parlano a favore, chiedono e lavorano per la pace». Orbital era il libro dell’unica scrittrice donna candidato quest’anno, e anche quello con più successo commerciale tra le nomine: nel 2024, in Inghilterra, ha venduto quasi 30mila copie.

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