Nouvelle Vague, il film di Richard Linklater su Godard, verrà distribuito da Netflix
È stato presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes, dove ha suscitato l'entusiasmo anche di Quentin Tarantino.

Dopo una lunga battaglia a suon di offerte al rialzo con gli altri distributori statunitensi, Netflix si è aggiudicata i diritti di distribuzione per Nouvelle Vague, il nuovo film di Richard Linklater presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes. A riportare la notizia è Variety, che sottolinea quanto questo esito strida con il messaggio del film stesso. Con Nouvelle Vague, infatti, Richard Linklater ha voluto omaggiare uno dei padri dell’omonimo movimento cinematografico francese, Jean-Luc Godard. La pellicola ricostruisce il dietro le quinte della bizzarra, rocambolesca realizzazione dell’esordio cinematografico del regista francese, Fino all’ultimo respiro, utilizzando lo stesso formato e le stesse tecniche di quello che è considerato uno dei titoli più rivoluzionari e influenti della storia del cinema.
Nouvelle Vague è insomma un’ode al potere del cinema come esperienza collettiva e comunitaria, che trova nella sala il suo approdo. Tanto che a fine proiezione a Cannes ha ricevuto 6 minuti di applausi da una platea in cui c’era anche un Quentin Tarantino visibilmente commosso. Che un film così innamorato dell’idea classica di fruizione del cinema nelle sale venga distribuito da Netflix, il cui Ceo Ted Sarandos è notoriamente scettico rispetto alla sopravvivenza del circuito cinematografico nel medio-lungo periodo, è un risvolto inaspettato. Specie considerando che la strategia distributiva del gigante dello streaming tende a evitare quasi del tutto le sale, se non con brevissime release di qualche settimana, giusto per assicurarsi la possibilità di poter concorrere ai premi Oscar, il cui regolamento richiede ancora una distribuzione tradizionale al cinema.

Con la Palma d’Oro a It was Just an Accident diventa il secondo regista, dopo Michelangelo Antonioni, a vincere tutti i grandi festival europei. Un traguardo incredibile, soprattutto per un uomo che da 30 anni sopravvive a censura, repressioni, incarcerazioni.