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Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.
Gli elettori di Ompundja, Namibia, sono così contenti del consigliere regionale Adolf Hitler Uunona che lo rieleggeranno Si vota il 26 novembre e il politico dallo sfortunato nome è praticamente certo di essere rieletto nel consiglio regionale dell'Oshana.
Edoardo e Angelo Zegna: la quarta generazione della famiglia Zegna diventa Co-Ceo del brand Ermenegildo Zegna, nipote del fondatore del marchio, si sofferma sull'importanza come leader del guardare avanti impegnandosi a formare la prossima generazione di leadership
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento  Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vince il premio.
Un anziano di New York ha pubblicato un annuncio in cui chiedeva di venire a fumare una sigaretta al parco con lui e si sono presentati in 1500 Lo smoke party improvvisato è stato lanciato dall’attore Bob Terry, che aveva anche promesso di offrire una sigaretta a chiunque si fosse presentato.
Sul canale YouTube di Friends sono stati pubblicati otto episodi mai visti prima dello spin off dedicato a Joey A vent’anni dalla cancellazione, la sitcom è stata pubblicata tutta quanta su YouTube, compresi gli episodi mai andati in onda.

Macron ha ritirato la proposta della guglia moderna per Notre Dame

10 Luglio 2020

Giovedì 9 luglio è arrivata la dichiarazione che ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo a tutti i francesi (e non solo): Macron ha dichiarato di essersi «convinto» che Notre-Dame dovrà essere riportata nel modo «più vero possibile» al suo «stato completo, coerente e ultimo conosciuto». Philippe Villeneuve, architetto responsabile della manutenzione dei monumenti storici francesi e della messa in sicurezza della cattedrale, l’ha sostenuto fin dall’inizio, già nei giorni successivi all’incendio del 15 aprile: l’opzione migliore è una fedelissima ricostruzione del tetto e della guglia. Ma Macron non era d’accordo. Ora il presidente francese ha finalmente e ufficialmente abbandonato l’idea impopolare di costruire una guglia moderna in cima alla cattedrale di Notre-Dame restaurata.

A pochi giorni dall’incendio, aveva sorpreso tutti suggerendo di sostituire la guglia persa a causa delle fiamme con un “gesto architettonico contemporaneo”. Le autorità francesi hanno proposto un prestigioso concorso internazionale di architettura per sostituire la guglia, generando una raffica di proposte preliminari che spesso rasentavano il ridicolo, tra cui un raggio di luce, giardini coperti di vetro sotto il tetto, un’enorme fiamma in fibra di carbonio e altre follie che a loro volta hanno scatenato l’immaginazione di molti (a un certo punto è spuntato anche il rendering di una piscina). Come ha ricordato Aurelien Breeden sul New York Times, l’idea di un “gesto architettonico contemporaneo” non ha mai preso piede nell’opinione pubblica, che si è anzi nettamente schierata contro la proposta di Macron e a favore del restauro della guglia del XIX secolo progettata da Eugène Viollet-le-Duc, l’architetto francese che guidò un importante restauro della cattedrale. La guglia originale, che rimase per cinque secoli e mezzo, si deteriorò gravemente e fu rimossa nel 18° secolo. Macron, che ha fissato una scadenza di cinque anni per riaprire la cattedrale per il culto e il turismo entro il 2024, ha anche ammesso la preoccupazione che un concorso di architettura avrebbe potuto “ritardare” o “complicare” la ricostruzione.

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