Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

Battiato se n'è andato, il problema dell'abbraccio a Ceuta, il TikToker italiano più famoso del mondo (che però non è italiano) e le altre notizie che non potete esservi persi.

Personaggi – La voce di Battiato
Abbiamo messo La voce del padrone, ce ne siamo fatti un dovere morale: riascoltare Franco Battiato sempre, ma soprattutto ora, da quando abbiamo saputo che se ne è andato via. Al cantautore e al suo paesaggio mentale sono stati dedicati omaggi, poi il ricordo di quando partecipò all’Eurovision, dei film di Nanni Moretti in cui viene citato, ovviamente delle frasi più belle. Una di queste non si trova in una canzone, ma in una bellissima intervista rilasciata a Malcolm Pagani nel 2015, in cui Battiato ha raccontato di quando Dario Fo gli aveva detto che a lui, i suoi testi proprio non piacevano. Gli aveva risposto così: «E a me che cazzo me ne frega?».

Polemiche – Una donna abbraccia un uomo
Di queste immagini ne abbiamo viste molte. Bambini morti sulla spiaggia, padri con in braccio i figli morti, bambini senza i genitori. Sono le immagini che ci ricordano cosa succede nel Mediterraneo: l’ultima viene da Ceuta, dove una volontaria della Croce Rossa (bianca) ha abbracciato un uomo esausto (nero) appena sbarcato. Come sempre in questi casi, della storia dell’uomo non sappiamo nulla, ma abbiamo un’altra foto da condividere per assolvere le colpe dell’Europa di fronte alla crisi migratoria.

Social – Italiano vero
Khaby Lame è il TikToker italiano più famoso al mondo, con più di 53 milioni di follower. È esploso grazie a una trovata semplice: sfottere gli assurdi video che diventano virali sull’app. Lame, che è di origine senegalese ma che vive in Italia da quando aveva un anno, non è italiano secondo la legge. Si è subito scatenato il dibattito: sarà TikTok a dare finalmente a questo Paese la riforma della cittadinanza?

Editoria – Archivio dei premi conquistati
Con 100 mila euro, il Dublin Literary Award è il premio più cospicuo al mondo che puoi vincere se pubblichi un bel romanzo in lingua inglese, e quest’anno è stato vinto da Valeria Luiselli per Archivio dei bambini perduti. E dire che è il primo libro in inglese per l’autrice, messicana, che alla cerimonia di accettazione ha parlato del potere benefico dei libri durante la pandemia, grazie ai quali, dice, «abbiamo mantenuto un senso di entusiasmo per la vita».

Eurovision – È crudo, è sexy, è italiano
All’Eurovision, si sa, le regole non valgono. Per cui se pensando ai Måneskin vi vengono i brividi, nel contesto della manifestazione canora più camp al mondo, non potrete che tifare per loro. Magari non con la passione di alcuni commentatori norvegesi, però, che hanno scoperto la band italiana e si sono lasciati scappare dei commenti tutt’altro che casti.

Pop – They/them/Demi
Demi Lovato ha sempre ammesso di avere dei problemi con le etichette, ma piano piano sta iniziando a spuntarle: a marzo, nel documentario Dancing with The Devil aveva parlato tra le mille altre cose della sua sessualità definendola fluida; ieri ha dichiarato di identificarsi come non-binaria. Sfoggiando un taglio di capelli cortissimo davanti a una parete glitterata, Demi ha detto che cambierà ufficialmente i suoi pronomi in they/them.

Politica – Addavenì la patrimoniale
In Spagna l’hanno approvata durante l’anno pandemico, da noi è un po’ come il ponte sullo stretto di Messina: l’introduzione della patrimoniale in Italia ritorna infatti ciclicamente nel dibattito politico, scaldando gli animi già aizzati dalla lotta al politicamente corretto. Una forma di patrimoniale l’ha proposta timidamente Enrico Letta, segretario del Pd, ma pare essere già naufragata come da copione.