In 48 ore il Paese è piombato nel caos, il governo è stato costretto a fare marcia indietro e a chiedere pure scusa.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra
Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.

Disattivare tutte le notifiche riguardanti le breaking news per poter tirare il fiato. Da cosa? Si chiama alert fatigue, ovvero l’affaticamento causato dal venire continuamente infastiditi da alert riguardanti ciò che succede nel mondo. Stavolta gli utenti sembrano aver messo a fuoco il problema ancor prima dei principali colpevoli del fenomeno: le grandi testate giornalistiche. Un’approfondita ricerca condotta in 28 nazioni dal Reuters Institute for the Study of Journalism conferma quanto si sospettava da tempo: che gran parte degli utenti disattiva le notifiche di Google e Apple News perché sopraffatto dal numero di alert giornalieri. Il 79 per cento di quanti attivano le notifiche sui due principali aggregatori di notizie, infatti, le disattiva poco tempo dopo.
I motivi sono riassumibili con un affaticamento mentale dovuto alle continue interruzioni alla propria attività quotidiana date dai ping delle notifiche (a quelle delle news vanno aggiunte tutte le altre, tantissime, che arrivano ormai in continuazione da qualsiasi app). Il Guardian riporta anche i dati riguardanti il numero medio di notifiche che le singole testate mandano ai proprio lettori, che è cresciuto moltissimo nel tempo. Lo scopo delle stesse sarebbe quello di avvisare gli utenti istantaneamente solo per notizie di reale importanza e urgenza, ma nell’ultimo decennio gli alert settimanali sono cresciuti dal 6 per cento al 23 per cento negli Stati Uniti, con percentuali simili in tutto il Vecchio continente.
Il settore dell’informazione viene così sempre più spesso zittito e scacciato dallo spazio più ambito da tutti i media: la schermata di blocco degli smartphone. Dato che è il primo spazio che vediamo quando afferriamo il cellulare, anche senza sbloccarlo, tutti vogliono apparirvi con i propri alert; dai social media alle app d’intrattenimento, fino ai fornitori di servizi. Trovare un equilibrio tra rimanere aggiornati e vedere la propria quotidianità costantemente interrotta da un flusso di notizie che può avere anche un forte impatto emotivo, specie considerando l’attuale situazione internazionale, sembra quasi una battaglia impossibile. Tanto che molti utenti ricorrono alla soluzione più drastica, disinstallando del tutto gli aggregatori di notizie.

Argomenti sui quali ha preferito interpellare Julia Roberts e Andrew Garfield, gli altri due protagonisti di questa intervista a tre fatta durante la Mostra del cinema di Venezia.

Tote bag, Birkenstock Boston, jeans giapponesi, auricolari a filo, in mano una tazza di matcha e un libro, meglio se di Sally Rooney o bell hooks: è la divisa del performative man, che dovrebbe essere l'antidoto al maschio tossico. Ma che rischia di essere pure peggio.