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04:25 lunedì 12 maggio 2025
È stata appena lanciata Watermelon+, una piattaforma streaming dedicata al cinema palestinese Tanti dei migliori film palestinesi prodotti negli ultimi anni, quasi mai arrivati nelle sale italiane, adesso disponibili in streaming.
Pope Crave ha dato la notizia della fumata bianca prima di Vatican News L'account di meme ha dato l'Habemus Papam con ben quattro minuti di anticipo rispetto al profilo ufficiale del Vaticano.
È Papa da neanche 24 ore ma Leone XIV è già riuscito a far arrabbiare i trumpiani Perché in passato ha espresso delle cattolicissime opinioni sull'immigrazione, ma soprattutto perché ha osato criticare JD Vance.
Tommy Cash ha fatto un remix di “Espresso Macchiato” assieme a Tony Effe Esce il 9 maggio a mezzanotte e sarà l'ultimo atto della vacanza italiana di Cash prima di partire per l'Eurovision.
Blossoms Shanghai, la prima e unica serie tv diretta da Wong Kar-wai, arriverà in streaming su Mubi Dopo due anni dall'uscita in Cina, finalmente potremo vederla anche noi.
Anche Netflix vuole essere TikTok e lancia il feed per vedere film e serie in formato verticale Permetterà di scrollare tra clip e trailer dall’app su smartphone, alla ricerca di qualcosa da guardare. 
Quella di Timothée Chalamet ai David è stata davvero una pessima serata E dire che l'attore ha pure saltato il Met Gala per partecipare alla premiazione, assieme alla fidanzata Kylie Jenner.
Con Vermiglio, Maura Delpero è diventata la prima donna a vincere il David di Donatello per la Miglior regia E il suo si è confermato il film italiano dell'anno, portandosi a casa ben sette statuette.

In Corea del Sud ci sono sempre più no-kids zone

26 Giugno 2023

La Corea del Sud è il Paese con il più basso tasso di natalità del mondo. E, stando a quanto riporta la Cnn, ai sudcoreani sta benissimo così. A dimostrazione di questa soddisfazione c’è il sempre crescente numero di “no-kids zone” presenti nel Paese, luoghi – in particolare ristoranti e bar, ma non solo – in cui l’accesso ai bambini è vietato. Nella sola isola di Jeju, località turistica tra le più frequentate e apprezzate del Paese, ce ne sarebbero circa ottanta. In tutta la Corea del Sud, secondo le stime più recenti, le no-kids zone sono attualmente più di quattrocento. E aumentano, nonostante gli sforzi in cui il governo ormai da decenni si produce per invertire la tendenza al ribasso della natalità sudcoreana.

La diffusione delle no-kids zone non si ferma neanche davanti alle decisioni delle massime istituzioni politiche. Nel 2017, infatti, la commissione nazionale sui diritti umani aveva stabilito che queste zone violano il diritto all’uguaglianza, invitando tutte le attività commerciali kid free a darsi una regolata. «Nessun bambino dovrebbe essere discriminato per nessuna ragione», si leggeva nella relazione redatta dalla commissione, relazione in cui si citavano l’articolo 11 della Costituzione coreana e anche diverse convenzioni delle Nazioni Unite. Un richiamo all’ordine che non è servito a granché, considerato il fatto che le no-kids zone, dal 2017 a oggi, sono aumentate.

L’origine delle no-kids zone non è certa. Secondo la versione più accettata, tutto è cominciato nel 2012, dopo che un video di un incidente avvenuto in un ristorante di Seoul era diventato virale online e aveva scatenato un dibattito nazionale. Nel video si vedeva un bambino correre tra i tavoli del ristorante e, a un certo punto, scontrarsi con un cameriere che, perso l’equilibrio, per sbaglio gli rovesciava del brodo bollente addosso. Nei due anni successivi all’incidente, le no-kids zone sono diventate un’abitudine per i sudcoreani.

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