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08:05 sabato 20 settembre 2025
La vedova del creatore di ER vuole portare i produttori di The Pitt in tribunale per aver copiato ER Sherri Crichton, moglie di Michael, sarebbe pronta a far causa al medical drama Hbo, fresco vincitore agli Emmy come Miglior serie drammatica. 
Luca Guadagnino si è proposto a Julia Roberts come regista del sequel de Il matrimonio del miglior amico Roberts ha confermato che il progetto di remake esiste e Guadagnino si è subito offerto volontario come regista. 
I Mind Enterprises, il duo italodisco diventato famosissimo grazie ai social, suonerà al prossimo Coachella Dopo un'estate in cui sono apparsi nei feed di praticamente tutti, adesso la definitiva consacrazione sul palco del Coachella.
Il caso del cadavere di una 15enne ritrovato nella Tesla abbandonata di un rapper è diventato l’ultima fissazione degli impallinati di true crime La vittima, Celeste Rivas, aveva 15 anni. Il rapper, D4vid, sta collaborando con le autorità. Al momento queste sono le uniche certezze di questa storia.
Tutte le recensioni di Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson dicono la stessa cosa: è un capolavoro Il film, con protagonista Leonardo DiCaprio, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 25 settembre.
Siccome una creator l’ha “accusata” di essere transgender, Brigitte Macron mostrerà in tribunale il suo Dna per dimostrare di essere nata donna E vincere così la causa per diffamazione contro Candace Owens, creator dell'alt-right Usa che sostiene che la Première dame abbia cambiato sesso.
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar quelli veri.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema

Nicolas Windings Refn, un regista daltonico

14 Settembre 2011

Una lunga e bella intervista al regista danese (vincitore del premio per la miglior regia all’ultimo Cannes e autore della serie di Pusher, oltre a Bronson e Valhalla Rising tra gli altri) che a breve uscirà in Italia con il suo ultimo lavoro Drive, pubblicata due giorni fa dal sito Slant.com. Tra le cose divertenti e/o interessanti, c’è Refn che ammette di essere daltonico, o che racconta di come Ryan Gosling, protagonista di Drive, sia stato scelto principalmente da sua moglie, un’accanita fan dell’attore canadese. Qui un paio di estratti:

Well, I’m color blind so I can only see contrast colors, so everything in the film has to have that contrast. Most of the film is shot with wide-angle lenses, like Valhalla Rising, and Bronson for that matter. Each movie I want to see the background more than anything else, you know, the framing of an image. I want you to see what’s behind the actor, what’s going on behind the character action. The movie was shot in seven weeks so we didn’t have a lot of time, but I’m used to it. I actually hired [Thomas Sigel] because of his anger. And we didn’t storyboard, so I would work with the actors to see what makes them comfortable, and then I would photograph it the way I wanted to see it.

Slant: How did you come about Ryan Gosling as an actor? Had you seen any of his films before meeting him?
NWR: I hadn’t seen all of his movies, but my wife really liked him, and I listen to her all the time. Ryan and I have a very telekinetic relationship, we’re like one mind.

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Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

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