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05:41 venerdì 7 novembre 2025
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.

Gli animalisti ce l’hanno con Nicolas Winding Refn perché avrebbe fatto uccidere un maiale sul set

13 Dicembre 2021

Nicolas Winding Refn sta girando una serie per Netflix e, come per tutti i nuovi progetti del regista danese, le aspettative sono altissime. Per mesi di questa serie non si è saputo assolutamente nulla, il progetto è stato trattato come un affare top secret da tutti quelli coinvolti, dirigenti Netflix o membri della troupe impegnata nelle riprese. Ora però, la macchina promozionale pare essere sfuggita di mano: se fino a qui di questa serie si era parlato poco e saputo meno, adesso rischia di ricevere la più dannosa delle coperture mediatiche. Peta, la più grande organizzazione americana a difesa dei diritti degli animali, ha accusato il regista di aver fatto uccidere un maiale sul set, durante le riprese. L’animale, secondo quanto afferma Peta, non sarebbe morto a causa di un incidente ma per ragioni di sceneggiatura: sarebbe stato ucciso a colpi di pistola.

«Uccidere una creatura senziente e sfruttarne la morte per fini di intrattenimento è inaccettabile e può essere anche un crimine. Nessun animale dovrebbe soffrire o morire per il divertimento degli esseri umani, è per questo che Peta chiede a Netflix di rimuovere tutte le parti di girato che ritraggono la mattanza di questo maiale, una cosa che non era necessaria e che non ha senso», questa la dichiarazione dell’organizzazione animalista.

Peta afferma di aver ricevuto una soffiata da parte di un whistleblower e di aver immediatamente segnalato la cosa alla dirigenza di Netlfix, produttrice della serie. Sarebbe stato contattato addirittura il co-Ceo Reed Hastings, al quale Peta avrebbe chiesto la rimozione della scena. Adesso c’è anche un’indagine della polizia danese in corso: se quanto affermato da Peta venisse confermato, sul set si sarebbe verificata una violazione della legge danese a protezione del benessere degli animali, che proibisce di qualsiasi tipo di maltrattamento sul set. Una prima conferma dell’accaduto sarebbe arrivata dalla Zoo di Copenaghen (città in cui Refn sta girando), che ha detto di aver ricevuto dalla produzione un maiale morto. Episodi come questo, in passato, hanno portato anche alla cancellazione di serie tv e film: qualche anno fa la serie Hbo Luck, creata da David Milch, per esempio, fu cancellata dopo una sola stagione a causa di tre cavalli morti sul set, durante le riprese.

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