Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Nasce lo spy smartphone, il primo telefono che si autodistrugge


“Questo telefono si autodistruggerà”: sembra una frase di un film (un film di James Bond, guarda caso), e invece è realtà. Più o meno. Boeing, compagnia americana che ha il proprio core business nella produzione di aerei, opera nel solco della migliore tradizione delle spy story e lancia il primo spy-smartphone. Il dispositivo, che si chiamerà semplicemente Black, è pensato per proteggere al massimo i propri contenuti tanto che è progettato per autodistruggersi qualora un intruso tenti di accedervi.
Il telefono dovrebbe supportare, sul piano software, una variante del sistema operativo Android. Tutto il resto è top secret: Boeing ha dichiarato che le specifiche riguardo allo spy-smartphone, in quanto contengono segreti che sono fondamentali per la sicurezza nazionale, sono esenti dalle richieste effettuate sulla base del Freedom of Information Act. I possessori del telefono, poi, dovranno siglare un accordo di segretezza acconsentendo a non divulgare tutte quelle che l’azienda considera “proprietary informations”.
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Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.