Hype ↓
13:53 venerdì 14 novembre 2025
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.
L’unica persona ancora convinta che Trump non sapesse niente dei traffici di Epstein è l’addetta stampa della Casa Bianca Nonostante le ultime rivelazioni riguardanti gli Epstein Files, Karoline Leavitt continua a ripetere che «il Presidente non ha fatto nulla di male».
È uscito il primo trailer di Marty Supreme, il film sul ping pong con cui Timothée Chalamet punta a vincere l’Oscar Il film di Josh Safdie è stato accolto con entusiasmo dalla critica e il suo protagonista è già lanciatissimo verso la statuetta per il Miglior attore. 
Da oggi scatta il blocco ai siti porno per i minorenni, solo che al momento non è bloccato niente Dal 12 novembre i portali per adulti devono controllare l'età degli utenti con un sistema esterno e anonimo, che però non è ancora operativo.

5 mostre da vedere a Milano

Una selezione delle esposizioni da non perdere nelle nostre gallerie preferite in occasione della riapertura degli spazi dedicati all'arte.

di Studio
23 Aprile 2021

Chissà, forse presto potremo ricominciare a passare il nostro tempo libero ai tavolini di un bar, al ristorante, al cinema, in un museo o in una galleria d’arte. A Milano sono diversi gli spazi che già lo scorso weekend hanno riaperto le porte al pubblico. Nell’attesa di quello che si prospetta uno degli eventi dell’anno, e cioè il ritorno in città di Maurizio Cattelan con una grande mostra negli spazi dell’HangarBicocca – si chiamerà Breath Ghost Blind e dovremo pazientare fino al 15 luglio per vederla (qui trovate qualche anticipazione) – abbiamo selezionato 5 mostre da visitare a Milano nelle nostre gallerie d’arte preferite.

Jason Hirata, From Now in Then, Fanta MLN
Con lo scopo di oltrepassare i limiti che riguardano il momento in cui “accade” un’opera d’arte e il luogo in cui si svolge una mostra, l’artista Jason Hirata collega le attività dell’esposizione con quelle della vita pubblica e privata. La mostra comprende tre opere realizzate sviluppate dall’artista insieme agli organizzatori e realizzate da altri: un dipinto perimetrale eseguito da Edilmanca sul pavimento, quattro ritratti (tratti dalle foto dei passaporti dei tre galleristi e dell’artista) incorniciati da Cornice Studio e un servizio di partenze in automobile per i visitatori della mostra gestito da NCC Milano Services. Ogni sabato un autista sarà a disposizione dei visitatori della mostra per accompagnarli verranno dalla galleria verso una destinazione a loro scelta: questo servizio è un’opera che si chiama “Car”. Se sabato pomeriggio vi trovate a NoLo e non avete voglia di tornare a casa coi mezzi, passate in Via Merano 21b: fino al 5 giugno 2021.

Four Framed Portraits, 2021 (foto di Roberto Marossi)

Installation View (foto di Roberto Marossi) 

Sara Ravelli, Tamed Love, Schiavo Zoppelli Gallery
Presso la galleria Schiavo Zoppelli, fino al 17 maggio, c’è invece la personale dell’artista Sara Ravelli (Crema 1993). Nelle sue sculture e installazioni, Ravelli si concentra sulle relazioni fra uomo, animale e oggetto, analizzando le dinamiche e gli strumenti dell’addomesticamento. Nelle sue opere affetto, potere e controllo coesistono e si contaminano manifestandosi attraverso un ampio corredo di utensili, svariate attrezzature ed equipaggiamenti multiformi. “Tamed Love” e “Feeder”, le due installazioni in mostra, restringono il campo d’indagine rispettivamente al travestimento come forma di controllo e alla nutrizione come meccanismo affettivo.

L’immagine con cui viene presentata la mostra di Sara Ravelli sul sito di Schiavo Zoppelli Gallery

Feeder, 2021 (foto di Andrea Rossetti)

Justine Neuberger, Firmament of Time, Clima
In via Stradella 5, tra le fermate di Lima e Loreto, si possono osservare i quadri della pittrice americana Justin Neuberger, anche lei nata nel 1993, che vive tra New York e San Juan. Il testo della mostra se lo scrive da sola, in prima persona: «Realizzo dipinti romantici e narrativi in cui personaggi in miniatura, sia per le loro dimensioni che per il fatto che molte delle figure sono bambini, mettono in campo dinamiche di desiderio e potere. Le opere sono sature, carnevalesche e femminili. Le linee sono morbide e le figure hanno i capelli ricci. Prendo in prestito le tecniche di pittura dal rinascimento e dall’arte popolare. I riferimenti al folklore e la scala in miniatura esprimono un desiderio impossibile di conoscere il mondo. (…) Le mie tele hanno diversi gradi di finitura. Aree di tecniche pittoriche tradizionali si fondono con aree non finite e più espressive».

Flaminia Veronesi, Masculin / Feminin, Castiglioni
Alla galleria Castiglioni troverete la personale di Flaminia Veronesi (Milano, 1986, vive e lavora a Londra) che nel titolo cita il celebre film di Godard. «Attraverso i lavori monocromatici in mostra Veronesi attua una sintesi del suo spazio creativo, dove mitologia classica e riferimenti biblici coabitano, lavorando sul senso di imbarazzo che la Modernità ha imposto su simboli ed archetipi, liberandosi delle foglie di fico e riportando luce su una simbologia viscerale ed organica. Questi lavori forniscono così gli strumenti per guarire la cesura che ha portato alla dislocazione tra realtà e fantasia, tra maschile e femminile. Un’indagine sul maschile ed il femminile, lo spirito e il corpo, il razionale e il sentimentale. Una ricerca di (ri)connessione al trascendente e al magico, senza perdersi di vista». Fino al 5 giugno 2021.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Flaminia veronesi (@flami_veronesi)

Samson Young, Closer Reading, Ordet
In realtà, Samson Young (1979, Hong-Kong) è in mostra dal 5 febbraio, ma la zona rossa ha interrotto la sua prima personale in Italia. È il momento giusto per recuperare l’esperienza immersiva nello spazio di Edoardo Bonaspetti e Stefano Cernuschi, in via Adige 17 – vicino a Giannasi, per capirci – prima che chiuda il 5 maggio. L’artista presenta un gruppo di opere realizzate durante la sua residenza al Ryosoku nel tempio zen Kennin-ji 2, il più antico di Kyoto. I disegni della serie “Landschaft (Ryosoku-In)” (2020) sono stati realizzati nel giardino del tempio e riproducono i suoni provenienti dall’ambiente e dalle attività che circondavano l’artista. Nel piccolo lightbox “Tonight (2020)”, Young ha racchiuso molti dei suoi pensieri di quel periodo: gli Smashing Pumpkins, la world music, le proteste a Hong Kong. Nell’ultima sala c’è l’opera più suggestiva, l’installazione sonora auto-generativa a 8 canali “Song Without Words (Computational Mantra)” (2021). Così si legge nel testo che accompagna la mostra: «Ascoltando la composizione a breve distanza, avvicinandosi ai suoni che si propagano attraverso la configurazione degli altoparlanti, l’ascoltatore può provare conforto e incoraggiamento». Proprio quello di cui abbiamo tutti bisogno.

Samson Young, Tonight, 2020, Ordet, Milano, 2021. Foto: Nicola Gnesi. Courtesy l’artista, Ordet, Milano e Galerie Gisela Capitain, Colonia

Samson Young, Closer Reading, exhibition view, Ordet, Milano, 2021. Foto: Nicola Gnesi. Courtesy l’artista, Ordet, Milano e Galerie Gisela Capitain, Colonia

Articoli Suggeriti
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film

Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.

Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni

Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.

Leggi anche ↓
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film

Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.

Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni

Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.

È uscito il primo trailer di Marty Supreme, il film sul ping pong con cui Timothée Chalamet punta a vincere l’Oscar

Il film di Josh Safdie è stato accolto con entusiasmo dalla critica e il suo protagonista è già lanciatissimo verso la statuetta per il Miglior attore. 

È morto Homayoun Ershadi, leggendario attore iraniano che Abbas Kiarostami scoprì a un semaforo

Il suo ruolo nel Sapore della ciliegia lanciò una carriera iniziata per caso: nonostante il successo, non si è mai sentito un vero attore.

Il nuovo libro di Olivia Laing è un Mr. Ripley con dentro Fellini e Pasolini

In Specchio d'argento, il secondo romanzo di una delle voci più riconoscibili della non fiction contemporanea, Roma e Cinecittà si trasformano in terre dell’illusione, dove tutti stanno fingendo qualcosa.

Hbo ha annunciato che V per Vendetta tornerà, stavolta come serie tv

Del progetto al momento si sa pochissimo, ma è già stato confermato James Gunn nel ruolo di produttore esecutivo.