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La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.

Le 10 mostre di moda, architettura e design da vedere nel 2018

05 Gennaio 2018

Dai modellini di città inventate dello scultore congolese Kingelez ai super edifici di di Renzo Piano, dagli abiti sensuali di Azzedine Alaïa a un design consapevole delle diversità. Dezeen ha raccolto le più belle e importanti mostre di architettura, moda e design da vedere nel 2018, alle quali aggiungiamo, senza alcun indugio, la personale di Rick Owens alla Triennale di Milano, di cui avevamo parlato qui.

Bodys Isek Kingelez

Le meravigliose, coloratissime città immaginarie dello scultore congolese (molte delle quali mai esposte in pubblico) popoleranno le gallerie del MoMA a partire dal 26 maggio. Si tratta della prima mostra che raggruppa e riorganizza cronologicamente i modellini di plastica, cartone, carta e oggetti trovati che l’artista (morto a Kinshasa nel 2015) ha continuato a produrre per 25 anni, rappresentando sia singoli edifici che caotiche città tentacolari.

Values of design

Il Victoria and Albert Museum di Londra ha recentemente aperto la sua prima galleria internazionale nel nuovo museo del design di Shenzhen, in Cina. Per celebrare l’occasione l’architetto Sam Jacob ha curato un’esposizione che presenta 250 oggetti della collezione permanente del V&A. Le opere in mostra segnano momenti significativi nella storia del design: da un astrolabio del XVII secolo alla tuta progettata da Stella McCartney per H&M. Iniziata il 2 dicembre del 2017, la mostra sarà visitabile per quasi due anni (chiuderà il 4 agosto 2019).

Renzo Piano

La Royal Academy of Arts di Londra celebra il grande architetto italiano che con i suoi edifici, dal Centro Pompidou di Parigi al Whitney Museum di New York, ha arricchito le città di tutto il mondo. La mostra ripercorre 50 anni di carriera celebrando la visione che precede la pratica architettonica. Disegni, modellini e esperimenti a grandezza naturale (molti dei quali mai mostrati prima) permetteranno di scoprire i processi di progettazione degli edifici più famosi di Piano. Ci vorrà un po’ di pazienza: la mostra apre il 15 settembre del 2018.

The Future Starts Here

Che dire: nel 2018 converrà programmare una gita di qualche giorno a Londra: il 12 maggio, al Victoria and Albert Museum, inaugura anche The Future Starts Here. A differenza delle precedenti, l’esposizione non è dedicata a un singolo genio della contemporaneità ma riunisce 100 progetti di altrettanti designer, architetti e pensatori che provano a immaginare un futuro migliore per l’uomo e l’ambiente: da un ponte pedonale finanziato dalla folla alla prima città al mondo a emissioni zero.

Azzedine Alaïa: The Couturier

Sempre a Londra: il Design Museum commemora il genio della moda e “maestro del corpo” morto nel 2017, dove dal 10 maggio al 7 ottobre 2018 sarà possibile osservare 60 suoi abiti-opere d’arte. Una mostra che, in realtà, era già in programma da tempo e che quindi ha il pregio di essere stata parzialmente curata da Alaïa in persona.

Alternative View - Paris Fashion Week Spring/Summer 2015

Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination

Inaugura il 10 maggio al Met una delle mostre più attese dell’anno. Rito collettivo per la città di New York, il mondo della moda e dello star system, quest’anno la mostra curata dal Costume Institute indagherà il legame tra l’arte religiosa e la cultura contemporanea. Heavenly Bodies avrà luogo in entrambi gli spazi del museo, tutti e due a Manhattan, che per l’occasione verranno ridisegnati dai designer Diller Scofidio + Renfro.

The Architect’s Studio: Alejandro Aravena

Ci spostiamo a Copenhagen, al Louisiana Museum of Modern Art, dove dall’11 ottobre sarà possibile visitare la mostra personale dedicata a un altro grande architetto: Alejandro Aravena. Vincitore del Pritzker (il più ambito riconoscimento internazionale per l’architettura) nel 2016, il lavoro del 48enne cileno si contraddistingue per il forte valore sociale. L’esposizione indagherà le pratiche del suo studio di architettura sociale, Elemental, in Cile.

The Architecture and Planning of the Manhattan Project

Dal 5 maggio il National Building Museum di Washington DC ospiterà una mostra dedicata a tre città in Tennessee, nel New Mexico e nello stato di Washington, costruite dal nulla per fornire basi per lo sviluppo di armi nucleari durante la seconda guerra mondiale. Noto come Progetto Manhattan, il trio aveva  uno scopo strategico e militare, ma è anche un caso unico di architettura e ingegneria: ancora oggi vale la pena di analizzare la sua pianificazione all’avanguardia.

Night Fever. Designing Club Culture 1960 – today

Fa pensare a un bellissimo progetto (e relativo libro) di qualche anno fa della fotografa italiana Giovanna Silva: Nightswimming: Discotheques from the 1960s to the Present. Aprirà il 17 marzo al Vitra Design Museum di Weil am Rhein, in Germania, la mostra che documenta (e rimette in scena con tanto di musica, illuminazione e installazioni spaziali) l’evoluzione del design dei nightclub dagli anni ’60 a oggi, con la partecipazione di designer e architetti del calibro di Arata Isozaki e Rem Koolhaas.

First Steps toward Art, Design and Disability (titolo provvisorio)

Molto attesa la mostra  – di cui si sa ancora pochissimo – che inaugurerà il 22 febbraio al National Art Center di Tokyo, Giappone. Esplorerà i modi in cui il design risponde alle disabilità in un periodo in cui sembra che l’industria stia diventando più consapevole della necessità di aprire gli occhi sulle diversità.

Immagini: un’opera di Bodys Isek Kingelez, Azzedine Alaïa e Carla Sozzani (Getty)
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