La serie, con protagoniste Sarah Snook e Dakota Fanning, sembra un thriller ma in realtà è tutta una grande storia sulla sisterhood che vince sempre. E sull'impossibilità degli uomini di uscire puliti da qualsiasi situazione.
Hayao Miyazaki non andrà in pensione dopo Il ragazzo e l’airone
Era già evidente che avesse cambiato idea, ma Il ragazzo e l'airone è la conferma che il regista giapponese vuole continuare a lavorare
How Do You Live (Il ragazzo e l’airone), il nuovo film di Hayao Miyazaki (ne avevamo parlato qui e qui), non sarà l’ultimo del regista giapponese, malgrado quanto annunciato in precedenza. In un’intervista rilasciata a Cbc durante il Toronto International Film Festival, il vice presidente di Studio Ghibli Junichi Nishioka ha fatto intendere che il regista non sta pensando affatto alla pensione e che anzi, sta lavorando su alcune idee per i prossimi film, come riporta Gizmodo. Non è la prima volta che Miyazaki “inganna” media e fan: sia Si alza il vento (2013) che Kemushi no boro (2018) erano stati presentati come il suo addio al cinema.
Al parecer, Hayao Miyazaki no se va a retirar nada.
EL MEME SIGUE MAS VIVO QUE NUNCA 😂 https://t.co/3djrBxqZSE pic.twitter.com/HLVyLP6NYg
— Joshitaka (@Joshitaka_) September 8, 2023
Il ragazzo e l’airone aveva già fatto parlare di sé anche per un altro motivo: Miyazaki e Studio Ghibli non ne parlavano. Per questo ritorno al cinema dopo 10 anni, hanno optato per una strategia promozionale non convenzionale, niente trailer (prima dell’uscita in Giappone, adesso si può trovare qui) o immagini, solo un poster dell’airone che è metà del titolo del film. Dalla sinossi si scopre adesso che si tratta di un fantasy semi-autobiografico «sulla vita, la morte e la creazione, un tributo all’amicizia». Il film ha debuttato in Giappone lo scorso 14 luglio e in otto settimane ha incassato più di 50 milioni, fa sapere Variety. Negli Stati Uniti sarà disponibile al cinema a partire dall’8 dicembre, sia in versione originale che doppiato in inglese, mentre l’uscita in Italia è stata annunciata per il primo gennaio 2024 (ne avevamo scritto qui).
C'è la sua firma su 1992, Gomorra, The Bad Guy, Esterno notte, Il traditore e Il maestro. E adesso anche su una delle sorprese di questo anno cinematografico: Breve storia d'amore, la sua opera prima da regista.
Il film con cui Jim Jarmusch ha vinto il Leone d'oro a Venezia è un'opera apparentemente "piccola" che però affronta il mistero più grande di tutti: cosa passa per la testa dei nostri genitori? E per quella dei nostri figli?