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Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.

La «borsetta immortale» di Miu Miu

Autobiografia di una borsetta è il nuovo corto di Miu Miu Women's Tales: è diretto dalla regista britannica Joanna Hogg e ci racconta il mondo dal punto di vista, beh, di una borsetta. Che ha tanto da dire.

di Studio
13 Febbraio 2025

Cosa pensa una borsetta? Come guarda a chi la possiede, come attraversa i luoghi dove viene portata, che idea ha delle persone che la circondano? È da queste domande che sembra partire il 29esimo cortometraggio di Miu Miu Women’s Tales, il progetto corale di Miu Miu che da quindici anni esplora il tema della vanità e della femminilità nel XXI secolo attraverso il punto di vista di registe da tutto il mondo. Il nuovo corto, che si intitola Autobiografia di una borsetta ed è stato presentato in anteprima al Curzon Mayfair Cinema di Londra mercoledì 13 febbraio, è diretto da Joanna Hogg, fotografa, regista televisiva che ha debuttato nel lungometraggio nel 2008 con Unrelated . Vincitrice di diversi premi, tra cui il Fipresci Prize al London Film Festival, ha proseguito la sua carriera con Archipelago (2010) ed Exhibition (2013). Il film successivo, The Souvenir (2019) ha vinto il World Cinema Dramatic Grand Jury Award al Sundance Film Festival. The Souvenir Part II (2021) è stato presentato in anteprima alla Quinzaine del Festival di Cannes. Ha poi realizzato The Eternal Daughter, interpretato da Tilda Swinton e prodotto da Martin Scorsese, che ha debuttato al 79ª Festival del Cinema di Venezia. Il corto è disponibile sui canali digitali di Miu Miu e sarà in streaming su Mubi dal 23 febbraio.

In Autobiografia di una Borsetta, Hogg ci racconta la storia della sua protagonista non convenzionale, dalla nascita alla vecchiaia. Una vita che attraversa molteplici spazi socialmente codificati – fabbriche ultramoderne, immense ville italiane, periferie urbane degradate – e svariati proprietari, dalla figlia adolescente privilegiata all’assassino della classe operaia. In questo racconto, la borsa Wander è protagonista silenziosa attorno alla quale l’Italia contemporanea vive gioie, dolori, disperazione e desiderio. L’intellettuale John David Rhodes, amico di Joanna, insieme ad Elena Gorfinkel, ha pubblicato un libro intitolato The Prop, che parte proprio dalla domanda: «Che cosa sono gli oggetti di scena nei film? Cosa fanno?». «Mi interessava mettere un oggetto in primo piano nella storia», ha spiegato Hogg, «e che le persone fossero viste sullo sfondo». Questo è diventato il punto di partenza per Autobiografia di una Borsetta. «Quando mi hanno chiesto di realizzare il 29esimo episodio di Women’s Tales non ho avuto un attimo di esitazione. Se dovessi scegliere un brand che amo, direi Miu Miu, per quello che la signora Prada ha fatto nel corso della sua vita. Ho sempre avuto il privilegio di indossare i suoi abiti», ha raccontato la regista.

«È raro poter disporre di tutta la libertà che Women’s Tales offre a una regista. All’inizio ne ero intimidita. Ma poi mi sono detta che avrei raccolto la sfida». L’elemento che più di ogni altro distingue Autobiografia di una Borsetta da tutti gli altri episodi di Women’s Tales è la prospettiva originale della storia. Sin dal principio Hogg si è chiesta «Qual è il punto di vista della borsetta? Come vede le cose? E se vedesse il mondo come un insetto?».

Questo l’ha portata a usare un obiettivo molto ampio per mostrare la testimonianza della borsa. L’impiego di quattro iPhone 16 conferisce alla regista un’agilità creativa che si riflette nella storia del film, mentre attraversa uno spaccato della società – ricchi e poveri, integerrimi e criminali – interpretato da un cast di non attori. I paesaggi mozzafiato della Maremma sono anch’essi protagonisti poiché dallo sfondo passano in primo piano. E sebbene la borsa sia muta, ha di fatto una “voce” che ci fa stranamente entrare in empatia con essa. In un linguaggio cinematografico che fonde il naturalismo con il surrealismo magico, Autobiografia di una Borsetta mostra la felicità, la sofferenza, l’amore. Mentre passa di mano in mano, la borsa Miu Miu impara cosa significa essere vivi. Come dice Hogg, «le borsette non muoiono, sono in un certo senso immortali». A Miu Miu Women’s Tales avevamo dedicato una speciale puntata del nostro podcast Glamorama, che ascoltate qui, in occasione di Miu Miu Tales & Tellers, il progetto artistico site-specific che si è tenuto lo scorso ottobre a Parigi in occasione di Art Basel Paris.

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