Palma d'oro a Cannes, serissimo candidato all'Oscar per il Miglior film internazionale, nel suo nuovo film il regista immagina gli iraniani alle prese con l'inimmaginabile: quello che succederà dopo la fine della Repubblica islamica.
È morto Mikis Theodorakis, il compositore del sirtaki
Prima del 1964 il sirtaki non esisteva. Comparve per la prima volta al cinema, nel film Zorba il greco con Anthony Quinn. A crearlo fu Mikis Theodorakis, il musicista e politico greco che compose l’indimenticabile colonna sonora poi diventata una musica e una danza famosissima, la rappresentazione dei lati solari e spensierati della cultura greca. Uomo imponente, fervente marxista, Theodorakis è morto oggi a 96 anni. Con le sue posizioni politiche evocava una visione progressista e democratica del comunismo, posizioni che come sottolinea Reuters, gli fecero conoscere in prima persona le ombre del Paese di cui aveva rappresentato il lato più allegro e luminoso. Nato nel 1925 sull’isola di Chio, durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) venne imprigionato, torturato, confinato, la sua produzione musicale messa all’indice.
Oltre a quella di Zorba il greco, Theodorakis ha composto altre grandi colonne sonore passate alla storia: per Il giorno in cui i pesci uscirono dal mare di Michael Cacoyannis (1967), Z – L’orgia del potere (Z) di Costa-Gavras (1969) e Serpico di Sidney Lumet (1973), Actas de Marusia: storia di un massacro di Miguel Littín (1976). Negli anni Sessanta e poi dagli anni Ottanta è stato un membro del parlamento, dove oggi in suo onore è stato osservato un minuto di silenzio. «Abbiamo perso una parte dell’anima della Grecia. Mikis Theodorakis, Mikis l’insegnante, l’intellettuale, il radicale, il nostro Mikis se n’è andato», ha detto il ministro della Cultura Lina Mendoni.
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Il nuovo film di Kelly Reichardt, presentato a Cannes e distribuito in Italia da Mubi, non rientra davvero in nessuna delle tante definizioni che ne sono state date. Ed è proprio per questo che è così sorprendente.