Avi Schiffman voleva far conoscere il suo prodotto ai newyorchesi. Che gli hanno fatto sapere di non essere interessati all'amicizia con l'AI.
Sono stati scoperti dei microbi che mangiano la plastica
A liberare la Terra dal peso della plastica potrebbero essere i microbi. Come racconta il Guardian, infatti, gli scienziati dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio della Svizzera hanno scoperto, tra i ghiacci delle Alpi e anche in quelli dell’Artico, dei microbi capaci di mangiare e digerire plastica. Non è la prima volta che vengono scoperti organismi di questo tipo, ma la novità che differenzia questi microbi da tutti quelli scoperti fin qui è che sono capaci di “riciclare” la plastica a una temperatura di 15 gradi. I microrganismi simili scoperti negli scorsi anni avevano bisogno di temperature di almeno 30 gradi per smaltire la plastica, caratteristica che li rendeva di difficilissimo utilizzo in ambito industriale: per un’azienda, il costo di un ambiente con una temperatura costante di 30 gradi sarebbe difficile da sostenere. Senza considerare l’impatto ambientale dell’operazione.
La scoperta degli scienziati svizzeri è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Microbiology. Il team di ricerca, guidato dal professor Joel Rüthi, ha raccolto 19 campioni di batteri e 15 campioni di funghi cresciuti su pezzi di plastica sotterrati in Groenlandia, sulle isole Svalbard della Norvegia e in Svizzera. Dopo aver raccolto i campioni, gli scienziati li hanno portati in laboratori e lì hanno lasciato che batteri e funghi crescessero in un ambiente senza luce, a 15 gradi di temperatura. Dopodiché, hanno messo alla prova le loro capacità di digestione della plastica. Di diversi tipi di plastiche, in realtà: polietilene non biodegradabile (PE), poliestere-poliuretano biodegradabile (PUR), Polibutirrato (Polybutylene adipate terephthalate, PBAT) e acido polilattico (PLA).
Nessuno dei batteri né dei funghi è riuscito a digerire il PE, ma quasi metà dei microrganismi cresciuti nel laboratorio, invece, è riuscito a digerire gli altri tre tipi di plastiche senza bisogno che gli scienziati alzassero la temperatura dell’ambiente. Secondo Rüthi, questo esperimento è un’altra conferma del fatto che i microbi potrebbero davvero essere una soluzione a impatto quasi zero al problema del riciclo della plastica. Non era scontato l’esperimento desse risultati così positivi: se è vero che è dimostrato che alcuni microrganismi sono capaci di digerire la plastica grazie della somiglianza tra alcuni polimeri di quest’ultima con quelli delle cellule delle piante, è raro trovarne di capaci di smaltire diversi tipi di plastica a temperature basse come 15 gradi.
Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.