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03:58 domenica 29 giugno 2025
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
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Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
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Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

Come ampiamente previsto, Megalopolis è stato un fiasco clamoroso

30 Settembre 2024

Si sapeva sarebbe andata così ed è così che è andata. Anzi, se possibile è andata persino peggio: nel primo fine settimana di programmazione nelle sale cinematografiche del Nord America (Stati Uniti e Canada), Megalopolis di Francis Ford Coppola ha incassato quattro milioni di dollari in tutto. Quattro milioni di dollari per un film nel quale Coppola ha investito – di tasca sua – 120 milioni di dollari di produzione e altri 20 di promozione. C’è un dettaglio che fa capire davvero le dimensioni del disastro: da giovedì a domenica, Megalopolis è stato proiettato in circa 2000 sale in America e Canada; si è piazzato al sesto posto della classifica dei film più visti, dietro pure a Devara Part 1, un film recensito malissimo, lungo tre ore, in lingua Telugu e distribuito in meno della metà delle sale di Megalopolis.

Adam Fogelson, dirigente di Lionsgate, ha detto che la sua azienda è comunque orgogliosa di aver portato nelle sale il film e di aver contribuito a dare a un maestro come Coppola – «un inestimabile membro della nostra famiglia creativa» – la grande distribuzione che si merita. Grande distribuzione che, visti i numeri del primo fine settimana di programmazione, si può dare per scontato nei prossimi giorni si farà via via più piccola. Gli usi e costumi vogliono che il distributore porti il film nel maggior numero di sale possibili proprio nel primo fine settimana di programmazione, in modo da sfruttare al massimo le campagne di promozione e l’attenzione mediatica (recensioni, interviste, discussioni sui social). Se un film va male – così male – nei primi quattro giorni in sala, di fatto la distribuzione finisce lì. Alcuni esercenti ne diminuiranno il numero di proiezioni, altri lo elimineranno dalla programmazione: non c’è quasi modo di rimediare, una volta giunti a questo punto.

Come detto, le previsioni per Megalopolis erano pessime. Per diverse settimane dopo la prima al Festival di Cannes – di cui abbiamo parlato qui – non c’era stata certezza nemmeno del fatto che il film avrebbe trovato un distributore in Nord America. La pessima campagna promozionale (soprattutto la storia del trailer con le false recensioni), poi, di certo non ha aiutato un film che gli addetti ai lavori avevano già da un pezzo ribattezzato “Megaflopolis”. Vedremo se succederà la stessa cosa anche in Italia: il film, da noi, esce il 16 ottobre.

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