Hype ↓
21:34 lunedì 29 dicembre 2026
C’è un’associazione simile agli Alcolisti Anonimi che aiuta le persone dipendenti dall’AI Si chiama Spiral Support Group, è formato da ex "tossicodipendenti" dall'AI e aiuta chi cerca di interrompere il rapporto morboso con i chatbot.
I massoni hanno fatto causa alla polizia inglese per una regola che impone ai poliziotti di rivelare se sono massoni Il nuovo regolamento impone agli agenti di rivelare legami con organizzazioni gerarchiche, in nome della trasparenza e dell’imparzialità.
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark La maialina animata sarà in tour in Nord America con uno show musicale che celebra anche i dieci anni di Baby Shark.
Bolsonaro è stato ricoverato d’urgenza per un singhiozzo che andava avanti ininterrottamente da 9 mesi Il singhiozzo cronico dell'ex Presidente si è aggravato durante la detenzione in carcere, rendendo necessario il ricovero e anche la chirurgia.
Il thread Reddit in memoria di Brigitte Bardot è stato chiuso subito perché quasi tutti i commenti erano pesanti insulti all’attrice Accusata di essere una lepenista, islamofoba, razzista, omofoba e classista, tanto che i moderatori hanno deciso di bloccare i commenti.
Migliaia di spie nordcoreane hanno tentato di farsi assumere da Amazon usando falsi profili LinkedIn 1800 candidature molto sospette che Amazon ha respinto. L'obiettivo era farsi pagare da un'azienda americana per finanziare il regime nordcoreano.
È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.
A Londra è comparsa una nuova opera di Banksy che parla di crisi abitativa e giovani senzatetto In realtà le opere sono due, quasi identiche, ma solo una è stata già rivendicata dall'artista con un post su Instagram.

Maurizio Torchio, una voce tutt’altro che immaginaria

L’invulnerabile altrove racconta di due donne imprigionate nella stessa mente, elaborando un nuovo concetto di aldilà.

13 Ottobre 2021

All’inizio di questo libro la protagonista, una donna senza nome e senza età (anche se non più giovane), si aggira tra le corsie di un supermercato passando in rassegna la verdura e la carne: insalata, cavoli, crescioni; polli, tagli di manzo, conigli e involtini. Mentre spinge il carrello a tentoni nel flusso dei clienti, biascica alcune frasi sottovoce, intimorita, ma nemmeno più di tanto, che qualcuno la senta. È un’ingegnera, sappiamo, con poche aspettative carrieristiche, un compagno e un amante d’ordinanza, dominata da pensieri molto concreti sulle offerte dei prodotti e sulla loro provenienza. O, forse, è troppo ancorata agli oggetti di una realtà minacciosamente ordinaria, della quale sembrerebbe alimentarsi in contrapposizione a qualcosa che la minaccia dall’interno.

Infatti sente una voce nella testa, quella di un’altra donna. E, come in certe malattie psichiatriche, questa voce è tutt’altro che immaginata (sulla pagina è graficamente evidenziata per distinguerla dall’altra), non è il rumore vago dei pensieri che si affastellano nella mente. Appartiene a una certa Anna, vissuta cent’anni prima a Londra, dove lavorava in una fabbrica di fiammiferi, madre di molti figli di cui ricorda poco e niente. È insomma la voce del fantasma di una defunta che, in un costante conflitto tra logorrea e reticenza, racconta alcuni sprazzi della sua vita di prima da un punto di vista che non ha niente di speciale o privilegiato. Ma dove si trova esattamente? E, soprattutto, che vuole?

Il talento di Maurizio Torchio, al terzo romanzo dopo i bellissimi Piccoli animali e Cattivi, comincia a dare il meglio di sé proprio nella descrizione di questo altrove: «Dove un giorno può durare anni; nessuno sa in anticipo quanti. Come al circolo polare d’estate. Non c’è un sole, in un punto, e l’azzurro intorno, ma un bianco opaco, che cade da tutte le direzioni, e ci assorda». Un mondo che ha due stagioni, la notte e il giorno, misurabili dalla velocità con cui crescono i capelli di chi lo abita. «I capelli. I capelli ci crescono sempre alla stessa velocità. E di giorno non li possiamo tagliare». Un aldilà che ci viene raccontato attraverso moniti lapidari e immagini di una forza lacerante, come in certe illustrazioni di Arcimboldo o Dürer, e dove la psicologia di chi lo osserva – come Anna – vi si fonde in parte per inerzia, in parte per uno sfasamento di prospettive.

Ma Torchio sembra dirci sin da subito: attenzione, perché non tutto quello che si allontana dalla realtà dev’essere per forza fantastico. Lo scenario raccontato in L’invulnerabile altrove, infatti, non è straniante per i suoi elementi sparsi (la sabbia, l’acqua, i corpi in cammino) ma per il modo di combinarli tra loro: i morti salgono l’uno sull’altro fino a formare enormi torri oscillanti di gambe e braccia che si stagliano lungo l’orizzonte luminoso, e chiunque arrivi dal mondo dei vivi si sente un estraneo. Non c’è niente di cristiano nella cosmogonia di Torchio, niente di dantesco, non ci sono divinità punitive o accoglienti, ma tutto appare come l’emblema in codice di un mondo ulteriore, non ancora emerso, forse un terzo mondo del quale i morti sembrano attendere l’avvento mentre si muovono nelle briglie di un sogno. Anna, tuttavia, a questa inerzia sembra opporsi con una richiesta dalla portata mitologica: impossessarsi della donna, entrare nel suo corpo e fare l’amore con il suo amante per avere un figlio-chimera, o mostro, o bastardo, in un’alleanza che tolga il sigillo metafisico tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Dall’allestimento di questo piano, forse infido, forse rivoluzionario, si dirama un filo di rivelazioni reciproche che porterà le due donne a scontrarsi e incontrarsi in dialoghi e situazioni di humor nero e sensualità.

A leggere questo romanzo ci si chiede continuamente in quale stato emotivo l’autore l’abbia scritto, per essere riuscito a bilanciare la pericolosità dei temi e la densità delle visioni con una prosa così limpida, quasi fatata, e con uno stile così quintessenziale e incontaminato da far venire in mente solo le poesie di Emily Dickinson. Torchio possiede una qualità da filosofo medievale nel raccontarci questa storia d’amicizia e d’amore, di carne e di immagini, accontentando sia il lettore aristotelico che quello delle Centurie di Nostradamus. Non è questo un libro costruito attorno a una stranezza intenzionale, insomma, o il risultato di un amalgama di generi come oggi va di moda. Non è nemmeno un libro fantastico. È un’opera che parte dalle teorie di Julian Jaynes e Gustav Theodor Fechner e arriva fino alle neuroscienze, per addentrarsi nel difficile territorio scientifico del rapporto tra la psiche e le voci allucinatorie. Il fatto che ci riesca con così tanta ammirabile chiarezza ne fa qualcosa di inedito e controcorrente nel paesaggio attuale.

Articoli Suggeriti
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark

Ma non solo: ci sarà anche il resto della famiglia Pig, Danny Dog, Rebecca Rabbit e molti altri. Si punta dichiaratamente al sold out.

Il thread Reddit in memoria di Brigitte Bardot è stato chiuso subito perché quasi tutti i commenti erano pesanti insulti all’attrice

Accusata di essere una lepenista, islamofoba, razzista, omofoba e classista, tanto che i moderatori hanno deciso di bloccare i commenti.

Leggi anche ↓
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark

Ma non solo: ci sarà anche il resto della famiglia Pig, Danny Dog, Rebecca Rabbit e molti altri. Si punta dichiaratamente al sold out.

Il thread Reddit in memoria di Brigitte Bardot è stato chiuso subito perché quasi tutti i commenti erano pesanti insulti all’attrice

Accusata di essere una lepenista, islamofoba, razzista, omofoba e classista, tanto che i moderatori hanno deciso di bloccare i commenti.

Metal Carter, il culto della personalità

È uno dei padri fondatori del rap italiano e ha raccontato la sua storia in una recente autobiografia, Cult Leader. Lo abbiamo incontrato per parlare di Truceklan, di film horror, di death metal, di Roma e di video musicali che non si fanno più.

Pluribus è una delle migliori serie di questi anni, grazie a una delle protagoniste più insopportabili di sempre

Dopo il finale di stagione, restano solo due certezze sulla nuova serie di Vince Gilligan: la sua premessa era davvero geniale come sembrava e la protagonista Carol Sturka è una delle più odiose e indimenticabili viste alla tv.

Se Zootropolis 2 ha avuto tanto successo è perché piace agli adulti, ai bambini e soprattutto ai furry

Il film Disney è da settimane in cima al botteghino italiano e mondiale. A contribuire a questo successo c'è stata la comunità dei furry, per la quale questo film è una faccenda molto, molto seria.

Margherita Vicario, orizzonti di Gloria!

Questa sera su Rai3 arriva in prima visione Gloria!, film che l'ha resa la più famosa e premiata esordiente d'Italia. Di questo e poi di musica indie, di nonne, di teatro e secondi film abbiamo parlato con Margherita Vicario.