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Alle presidenziali in Irlanda ha vinto Catherine Connolly, un’outsider totale psicanalista e propal Convinta antimilitarista e pacifista, durante la campagna elettorale ha ricevuto anche l’endorsement del celebre gruppo dei KneeCap.
È morto Björn Andrésen, «il ragazzo più bello del mondo» diventato famoso per Morte a Venezia L’attore svedese aveva settant’anni e per tutta la vita ha lottato con la difficile eredità del film di Luchino Visconti.
I ladri del Louvre sono stati catturati anche perché hanno lasciato indietro un sacco di indizi tra cui guanti, un casco, una fiamma ossidrica e un walkie-talkie Un sospettato è stato fermato all'aeroporto Charles de Gaulle mentre tentava di partire per l'Algeria, l'altro mentre si preparava a partire per il Mali.
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.

La prima mostra nella nuova galleria Massimo De Carlo

Curata da Massimo De Carlo con la collaborazione di Francesco Bonami, MCMXXXIV si ispira al periodo storico in cui nacque Casa Corbellini-Wasserman.

di Studio
08 Marzo 2019

Venerdì 8 marzo, a partire dalle 18, Massimo De Carlo inaugura la prima mostra nel nuovo spazio di Viale Lombardia 17 a Milano, tra i marmi multicolore della sontuosa sede di Casa Corbellini-Wasserman. A cura di Massimo De Carlo con la collaborazione di Francesco Bonami, MCMXXXIV rende omaggio allo splendore dell’edificio e si ispira alle influenze estetiche del periodo storico della sua creazione, presentando una serie di opere realizzate da artisti italiani tra il 1930 e il 1940 (Adolfo Wildt il nome più noto) in dialogo con due diverse generazioni di artisti contemporanei tra cui Andra Ursuta, Felix Gonzalez-Torres, Rudolf Stingel, Thomas Grünfeld, Yan Pei-Ming e molti altri.

Un trasferimento importante che si compie dopo un lungo restauro filologico e conservativo dell’edificio (a cura dello Studio Binocle con la consulenza di Antonio Citterio) progettata agli inizi degli anni Trenta da Piero Portaluppi e caratterizzato da una ricca varietà di tipologie di marmo (grigi, verdi, rosa, bianchi) e da un’attenzione unica nel disegno dei dettagli. Tra le caratteristiche più affascinanti dell’edificio, oltre alle formule utilizzate da Portaluppi per i pavimenti e i soffitti, ci sono le pareti della stanza d’ingresso, completamente decorate con un disegno a tempera che raffigura il territorio della pianura padana con i suoi borghi, la fauna e il paesaggio, restituite al loro aspetto originale grazie al restauro.

Dal 1987, anno della sua fondazione, la galleria Massimo De Carlo ha traslocato ben quattro volte, quasi cinque: dal 1987 al 1992 è stata in via Panfilo Castaldi, poi si è trasferita in via Bocconi per 6 anni, in viale Corsica dal 1998 al 2004 e infine è approdata nella sede di Via Ventura, a Lambrate. Nel 2016 De Carlo ha deciso di aprire un ulteriore spazio, più centrale, nello stabile settecentesco di Palazzo Belgioioso di Giuseppe Piermarini. Casa Corbellini Wassermann diventa ufficialmente la sede principale della galleria, affiancando le già citate due sedi milanesi, 55 South Audley Street a Londra e lo spazio nel Pedder building di Hong Kong.

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