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15:32 giovedì 18 settembre 2025
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar per il miglior film internazionale.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema
Sulla tv del ministero della Difesa russo c’è uno show fatto con l’AI che trolla i politici stranieri Macron con i bigodini rosa, Trump che parla di gabinetti dorati, von der Leyen in versione soviet: questo il meglio che la "satira" russa offre.
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 

Sul cazzotto che Mario Vargas Llosa diede a Gabriel Garcia Márquez è stato scritto anche un romanzo

Si intitola I giganti e racconta uno degli aneddoti più noti e romanzati della vita dello scrittore, morto ieri a 89 anni.

14 Aprile 2025

«La sua dipartita rattrista i parenti, gli amici e i lettori di tutto il mondo, che speriamo però trovino conforto, come noi lo troveremo, nel fatto che ha vissuto una vita lunga, avventurosa e ricca, e che ci ha lasciato un’opera che gli sopravviverà». Con queste parole i figli Álvaro, Gonzalo e Morgana hanno dato la notizia della morte di Mario Vargas Llosa. Aveva 89 anni, 50 dei quali li aveva passati da protagonista del boom latinoamericano. La sua opera è vasta, amata e studiata, impossibile da riassumere in queste pochissime righe: La città e i caniLa casa verdeConversazione nella cattedrale, La guerra della fine del mondoLa festa del caproneIl sogno del CeltaAvventure della ragazza cattiva, questi sono i titoli che è facile citare in questa circostanza. Ma ci sarebbe da aggiungere tutta la sua saggistica, tutti i suoi articoli, tutta l’attività che nel 2010 gli è valsa il Nobel per la letteratura.

Ma la vita di Vargas Llosa è stata anche ricchissima di aneddotica, tale e tanta che un necrologio lo si potrebbe riempire solo di aneddoti, appunto. Il più curioso e il più romanzato è senza dubbio il cazzotto che diede a Gabriel Garcia Márquez nel 1976, fine violenta di un’amicizia fino a quel momento preziosissima per entrambi e che nessuno riuscì mai a riparare. Se fosse una sceneggiatura, comincerebbe così: Barcellona, esterno giorno, Vargas Llosa è su una nave che viaggia da Barcellona a El Callao. Incontra una donna e se ne innamora, perde la testa per lei e decide che pur di starci assieme deve lasciare la moglie, Patricia, in viaggio con lui sulla stessa nave. Non appena la nave attraccò a Santiago, in Cile, Patricia ripartì subito, direzione Barcellona, per portar via la sua roba dalla casa che lì aveva con Vargas Llosa. Márquez e sua moglie Mercedes andarono subito a trovarla, per esprimerle la loro vicinanza.

Qui arriva il punto in cui la storia di sdoppia: ne esiste una versione di Márquez e una di Vargas Llosa. Márquez dice che lui non ha mai provato a sedurre Patricia ma che fu lei a provare a sedurre lui e che lui la respinse proprio per rispetto nei confronti del caro amico. Tant’è che fu lui a riaccompagnarla all’aeroporto e a dirle che, appena atterrata a Santiago, avrebbe dovuto incontrare Vargas Llosa e dirgli che aveva deciso di lasciarlo. Patricia e Vargas Llosa, invece, decisero di tornare assieme. Lei disse a lui, a mo’ di monito, «Non pensare che io non piaccia. Il tuo amico Gabo ci ha provato con me». Gabo e Mario si incontrarono poco tempo dopo, alla prima di un film. Gabo andò incontro all’amico, convinto che lo aspettasse il solito saluto affettuoso. Fu salutato con un destro dritto dritto sul naso: cadde a terra, gli occhiali gli si ruppero, perdeva sangue. «Questo è per quello che hai provato a fare con mia moglie», furono le ultime parole di Mario all’ex amico. A scrivere la parola fine su questa amicizia fu però la moglie di Márquez, con quello che oggi chiameremmo diss: «Insinui una cosa che non può essere vera, perché a mio marito piacciono le donne, è vero, ma solo quelle belle».

Da tutta questa storia è stato tratto anche un romanzo: lo ha scritto il peruviano Jaime Bayly, è uscito anche in Italia, un anno fa, per Feltrinelli con il titolo I giganti. La recensione di Vargas Llosa fu: «Quel libro è pieno di balle».

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Parliamo di It Was Just An Accident di Jafar Panahi, già vincitore della Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes.

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Dalla vita ha avuto tutto: fama, bellezza, successo, ricchezza, riconoscimento. Ma erano altre le cose che gli importavano: la democrazia, il cinema indipendente, le montagne dello Utah, e opporsi a un'industria che ormai disprezzava.

È morto Robert Redford, una leggenda del cinema americano

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Tranne La grazia di Paolo Sorrentino, ma non per volontà: la sua assenza è solo una questione burocratica.