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Perché le lobby dell’alcol stanno spingendo sulle self-driving car

Un paio di settimane fa, la fondazione americana che promuove il consumo responsabile di alcol ha firmato a favore di una questione: vuole sollecitare il lancio delle macchine a guida automatica. All’interno della FAAR (Foundation for Advancing Alcohol Responsibility) ci sono a sorpresa anche Diageo, Pernod Ricard, Bacardi e Constellation, quattro dei più grandi produttori di liquori e birre al mondo. La lobby dell’alcol, dice un articolo del Washington Post, sembra essersi alleata con i produttori delle self-driving cars, nel tentativo di accelerare la loro produzione e diffusione.
Alla base di questa coalizione c’è una considerazione interessante: le tecnologie automatiche sulla strada potrebbero rivoluzionare il consumo di alcol. La loro introduzione avrebbe due effetti: da un lato, la riduzione degli episodi di guida in stato di ebbrezza, dall’altro l’aumento delle vendite di alcol (non più un deterrente per tornare a casa in macchina dopo una notte brava). Un’analisi pubblicata sull’Huffington Post stima un guadagno di circa 250 miliardi di dollari per l’industria dell’alcol nell’arco di 10 anni.

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