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Siccome una creator l’ha “accusata” di essere transgender, Brigitte Macron mostrerà in tribunale il suo Dna per dimostrare di essere nata donna E vincere così la causa per diffamazione contro Candace Owens, creator dell'alt-right Usa che sostiene che la Première dame abbia cambiato sesso.
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar quelli veri.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema
Sulla tv del ministero della Difesa russo c’è uno show fatto con l’AI che trolla i politici stranieri Macron con i bigodini rosa, Trump che parla di gabinetti dorati, von der Leyen in versione soviet: questo il meglio che la "satira" russa offre.
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.

Lo speciale scrittori del numero 47 di Rivista Studio

Con interviste a Donna Tartt, Emmanuel Carrère, Raven Leilani e Gerald Murnane.

di Studio
23 Giugno 2021

Donna Tartt, Emmanuel Carrère, Raven Leilani e Gerald Murnane: sono i quattro grandi nomi della letteratura contemporanea che abbiamo intervistato per il nuovo numero di Rivista Studio, in edicola dal 25 giugno. Uno “speciale scrittori”, contenuto all’interno del numero, in cui abbiamo cercato di rappresentare un ampio spettro di approcci alla materia letteraria. Autrice di soli tre romanzi in trent’anni di carriera, l’elusiva Donna Tartt, intervistata da Grazia d’Annunzio e fotografata a New York da Jody Rogac, è l’affascinante simbolo del romanzo classico di finzione e dello scrittore isolato che parla soprattutto attraverso le pagine che produce. Se dovessimo posizionarlo su un grafico, Emmanuel Carrère si troverebbe in un quadrante opposto rispetto al suo: convinto assertore della letteratura come “luogo dove non si mente” è stato il modello dell’ondata di non fiction che ci ha investiti in questi anni; appena uscito in Italia con il suo ultimo, controverso, Yoga è stato intervistato da Eleonora Marangoni e fotografato nella sua casa di Parigi da Bettina Pittaluga.

Raven Leilani, invece, rappresenta secondo noi la letteratura del futuro: giovane autrice americana del 1990 con il suo sorprendente Chiaroscuro, uscito anche questo in Italia all’inizio del 2021, ha fatto parlare di sé per il contenuto spudorato e lo stile brillante della sua scrittura, ma anche per essere capace di intercettare con il romanzo alcuni dei temi al centro del dibattito contemporaneo, come il rapporto di potere tra sessi e le frizioni della società multietnica; l’ha intervistata per noi Francesca Pellas. In un ultimo e ancora diverso quadrante si può collocare Gerald Murnane, cerebrale 82enne australiano, oggetto negli ultimi anni di una sorprendente riscoperta partita dagli Stati Uniti e arrivata in Italia grazie al lavoro del piccolo editore Safarà. Auto-isolato in un paesino di trecento anime nella provincia di Victoria, lo ha raggiunto via lettera postale – ­ l’unico modo in cui è possibile intervistarlo – Marco De Laurentis. La letteratura al servizio delle storie o come luogo di trasfusione della realtà; la letteratura come laboratorio del linguaggio o come centro di rappresentazione dei conflitti sociali e culturali. Non c’è un solo modo di intenderla, ovviamente, e questi quattro grandi scrittori che abbiamo il piacere di ospitare su Studio ci dimostrano quanto sia ancora vitale quest’arte spesso data per morta.

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