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In Lituana gli studenti delle elementari e delle medie impareranno a pilotare droni per essere pronti in caso di invasione russa
Settemila studenti, i più piccoli tra gli 8 e i 10 anni di età, impareranno ad assemblare e pilotare droni. A questo porta la paura di un attacco della Russia.
L’offensiva russa contro l’Ucraina e la resistenza messa in campo da Kiev per bloccare l’invasione di Mosca hanno cambiato profondamente il clima politico nell’area balcanica. In Estonia, Lettonia e Lituania è cresciuta enormemente nelle istituzioni l’apprensione rispetto a possibili invasioni russe, soprattutto a fronte dell’inadeguatezza del proprio potenziale bellico.
Scoprendosi vulnerabile, la Lituania ha deciso di correre ai ripari. con un drastico piano di medio termine per aumentare la capacità difensiva della popolazione. Il Guardian riporta i dettagli del piano lituano, per cui sono stati investiti oltre tre milioni di euro. L’obiettivo è formare 22 mila persone entro il 2028 affinché possano fronteggiare un’eventuale invasione russa mediante l’utilizzo di droni a scopo offensivo e difensivo. Si tratta di una soluzione emergenziale, nell’attesa che entrino in funzione i nuovi centri di formazione e addestramento in corso di costruzione in varie città lituane.
Fin qui nulla di così sorprendente, almeno fino a che non si arriva all’età degli studenti coinvolti in questo “corso di formazione”. Settemila di loro infatti sono iscritti alle elementari e alle medie. I più piccoli partecipanti avranno tra gli otto e i dieci anni d’età e verranno formati direttamente nelle scuole. I droni dunque diventeranno una sorta di attività extra curriculare per una selezione di giovanissimi studenti lituani. I più piccoli impareranno ad assemblare e far funzionare i droni con lezioni didattiche di stampo ludico, mentre i più grandi verranno formati in modo da saperli anche pilotare.
Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
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