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C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.
Nobody’s Girl, il memoir di Virginia Giuffre sul caso Epstein, ha venduto un milione di copie in due mesi Il libro è già alla decima ristampa e più della metà delle vendite si è registrata in Nord America.

Gli anticipi editoriali più grandi di tutti i tempi dopo quello di Obama

02 Marzo 2017

Più leader mondiali che scrittori, e soprattutto più libri di memorie che romanzi. Questo è il borsino che si può dedurre nel leggere la lista del Guardian sugli autori meglio pagati di tutti i tempi, da Papa Giovanni Paolo II a Keith Richards, compilata all’indomani del mega-contratto di 60 milioni di dollari stipulato da Obama e Michelle per i loro rispettivi libri.

Al primo posto c’è il contratto strappato nel 2009 da James Patterson ad Hachette del valore di 100-150 milioni di dollari per 17 libri, 11 per adulti e 6 per bambini.  Per chi pensa che si tratti di una cifra esagerata, è utile sapere che Patterson vende in media 20 milioni di copie all’anno e quindi fa guadagnare alla sua casa editrice circa 200 milioni di dollari ogni dodici mesi. L’autore è anche conosciuto per aver messo in piedi una specie di fabbrica vittoriana del romanzo in cui ha impiegato giovani scrittori che per far loro scrivere libri su cui lui metterà il suo nome. «Cinico, ma funziona», commenta il Guardian.

Meno grossa come somma, ma non in proporzione al lavoro, sono i 50 milioni di dollari presi nel 2008 da Ken Follett per tre libri. Oltre 15 milioni a libro, una tariffa simile a quella dei Clinton, veri vincitori morali di questa speciale classifica. Nel 2004 Knopf diede a Bill Clinton 15 milioni di dollari per la sua autobiografia My Life. Dieci anni più tardi, Simon and Schuster ha pagato 14 milioni il libro di Hillary, Hard Choices, che però non ha dato la stessa resa in termini di vendite.

Fanno una certa impressione anche i tre milioni e mezzo di sterline del 1993 (che oggi varrebbero 11 milioni di dollari) dati a Margaret Thatcher per i suoi due libri The Downing Street Years and The Path to Power. Così come dall’Italia si fa fatica a comprendere come sia possibile che un libro di Amy Schumer, The Girl With the Lower Back Tattoo, valga 9 milioni di dollari.

Di poco minori gli anticipi ricevuti da Papa Giovanni Paolo II (8 milioni e mezzo di dollari) e JK Rowling per Il seggio vacante, il suo primo libro post-Harry Potter e sotto falso nome (ne è passata di acqua sotto i ponti, dice il Guardian, da quando ricevette 2 mila sterline per scrivere La pietra filosofale).

Nella stessa fascia si trovano anche i super-muscisti Bruce Springsteen e Keith Richards (rispettivamente 10 milioni nel 2016 e 7,3 milioni nel 2010) che figurano nella lista come gli autori di memorie più pagati di sempre nell’ambito musicale.

Foto Getty Images.
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