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03:48 mercoledì 12 novembre 2025
Hbo ha annunciato che V per Vendetta>/i> tornerà, stavolta come serie tv Del progetto al momento si sa pochissimo, ma è già stato confermato James Gunn nel ruolo di produttore esecutivo.
Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.
Secondo il presidente della COP30 i Paesi ricchi dovrebbero tutti prendere lezioni di ambientalismo dalla Cina André Corrêa do Lago ha detto che la Cina, uno dei tre maggiori inquinatori al mondo, è l'esempio che il resto del mondo dovrebbe seguire.
Prima di essere scarcerato, Sarkozy si è vantato su Instagram di tutte le lettere che stava ricevendo in carcere Un reel sull'Instagram dell'ex Presidente mostra le tante lettere, regali e cartoline inviategli dai sostenitori. Lui ha promesso che risponderà a tutti.
I giurati del Booker Prize hanno detto di aver premiato Nella carne di David Szalay perché «non abbiamo mai letto niente del genere» Già pubblicato in Italia da Adelphi, il romanzo di Szalay si conferma così, ancora una volta, uno dei libri dell'anno.
Dopo il flop di Megalopolis, Francis Ford Coppola è così indebitato che ha dovuto mettere in vendita la sua isola caraibica privata Dopo un orologio da un milione di dollari, Coppola è stato costretto a rinunciare anche all'isola caraibica di Coral Caye, suo ritiro estivo.
Si è scoperto che il Fedora Man, l’elegantissimo uomo fotografato il giorno della rapina al Louvre, è un 15enne che si veste sempre elegantissimo Non un giornalista né un detective né un cosplayer né un buontempone: Elias Garzon Delvaux è solo un ragazzo a cui piace vestire elegante e visitare musei.
Lo scandalo che ha portato alle dimissioni dei capi della Bbc ricorda molto la trama di The Newsroom 2 di Aaron Sorkin Il video manipolato di un discorso di Donald Trump ha portato alle dimissioni del direttore generale Tim Davie e della Head of News Deborah Turness.

La linea diretta della Cina per segnalare le spie

03 Novembre 2015

Domenica scorsa la Cina ha attivato una nuova linea diretta – che risponde al numero 12339 – che servirà per riportare direttamente alle autorità la possibile presenza di una spia. Le hotline governative si sono diffuse molto negli ultimi anni in Cina, con l’avvento di numeri pubblici finalizzati a denunciare chi inquina, venditori di pornografia illegale, fumatori e funzionari corrotti. Ma la Cina ha davvero bisogno di un telefono per segnalare le spie?

Il New York Times sottolinea come il servizio sia stato lanciato a un anno esatto dalla promulgazione della nuova legge sul controspionaggio. Sin dalle rivelazioni del contractor Edward Snowden – il quale aveva parlato dei controlli della Nsa sulle comunicazioni cinesi – del 2013, il governo di Pechino, già di per sé piuttosto paranoico, ha aumentato le misure di sicurezza. Il Times riporta almeno quattro casi di cittadini stranieri fermati dalle autorità con il sospetto di far parte di cellule spionistiche. «Che si tratti di un cinese o un straniero, che sia un funzionario o un cittadino qualunque, chiunque potrebbe essere una spia», ha detto un centralinista cinese al quotidiano americano. Nel report del Jilin Daily, un quotidiano controllato dal Partito comunista, si legge: «A preoccuparsi dovrebbero essere tutte quelle persone che rubano, chiedono o acquistano illegalmente qualsiasi segreto di Stato o dell’intelligence, che cospirano, che corrompono o pagano impiegati governativi per trasformarli in traditori».

Anti-terror Drill Held In Chongqing

La base operativa della linea si trova da qualche parte nella provincia di Jilian che, come spiega l’esperto in tattiche militari Song Zhongping (riportato dal Wall Street Journal): «È un luogo importante per la salvaguardia della sicurezza nazionale cinese, perché la regione del nord-est (in cui si trova Jilin) è un centro industriale e militare».
Sul Wsj si parla anche di un documento circolato in maniera virale sui social media cinesi – ma che non ha avuto ancora riscontri ufficiali – secondo cui rappresenterebbero una potenziale minaccia addirittura coloro che sottolineano troppo spesso i punti di forza di altri Paesi. Le nuove linee guida, quindi, potrebbero costituire un fastidio anche per i giornalisti e gli studenti stranieri, e i dipendenti delle Ong.

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