Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La copertina dell’anniversario del New Yorker, versione hipster


Un uomo distinto con tuba, monocolo e una farfalla che gli svolazza attorno. Questa è stata la prima copertina del New Yorker, glorioso magazine. Il suo protagonista, il dandy Eustace Tilley disegnato da Rea Irvin nel 1925. Da allora, ogni anno la prima settimana di febbraio il settimanale festeggia il suo compleanno con un omaggio-parodia di quell’opera in cui il dandy viene ridisegnato con stili diversi e in contesti sempre più incredibili. Esiste anche un concorso aperto ai lettori, chiamato Eustace Tilley Contest, in cui chiunque può proporre un’idea per la cover speciale. L’anno scorso, per esempio, vinse Brett Culbert, lettore del magazine che ebbe l’idea di “digitalizzare” l’opera originale aggiungendogli la rotellina che nei computer Apple è segnale di loading. Titolo dell’opera? “Loading”, per l’appunto.

Quest’anno invece il dandy si è fatto hipster di Brooklyn – vecchi newyorchesi contro i nuovi – grazie alla proposta di Simon Greiner che ha avuto l’idea d’aggiungere un pizzico di Williamsburg all’icona del 1925. Ecco il risultato finale.


Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.