Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
Il trailer del nuovo film di Yorgos Lanthimos ed Emma Stone, Kinds of Kindness
Kinds of Kindness ha ricevuto un’accoglienza piuttosto tiepida dopo la prima al Festival di Cannes. Standing ovation limitata ai minuti minimi e indispensabili, commenti abbastanza contraddittori: c’è chi lo ha definito il peggior film di Lanthimos e chi ne ha parlato come un ritorno agli splendori precedenti al successo popolare, al trionfo di pubblico, di critica e di premi che è stato Povere creature!. In attesa di vederlo in sala – l’uscita in Italia è prevista per il 6 giugno – possiamo guardare il primo trailer lungo (fin qui ci eravamo dovuti accontentare dei bellissimi character poster e di un breve teaser) e provare a capire che storia racconti Kinds of Kindness. Enfasi sulla parola “provare”, perché riuscire a capirlo non è affatto semplice.
C’è Emma Stone alla guida di una macchina, in sottofondo “Sweet Dreams” nella versione originale degli Eurythmics. C’è Margaret Qualley in una scena in bianco e nero. C’è Jesse Plemons che dichiara il suo amore per Willem Defoe e che si rifiuta di mangiare una bistecca offertagli da Stone. Scopriamo che tra Plemons e Stone ci sono dei precedenti amorosi e che quando stavano insieme lei chiedeva a lui di «scopare con addosso l’uniforme». Poi compaiono Joe Alwyn e Mamoudou Athie. E questo è quanto. Provare a capire, come dicevamo prima, non è mica semplice.
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La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.