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10:22 martedì 16 settembre 2025
A Lampedusa sono arrivati tre immigrati palestinesi a bordo di una moto d’acqua I tre hanno usato ChatGPT per pianificare la rocambolesca fuga verso l’Europa, seminando le motovedette tunisine per arrivare in Italia.
Il concerto in Vaticano per il compleanno del Papa è stato uno degli show più assurdi di sempre La collabo Bocelli-Pharrell, i Clipse primi rapper a esibirsi in Vaticano, i droni del fratello di Musk, lo streaming su Disney+ e la diretta su Tv2000: è successo davvero.
L’ultima tappa della Vuelta di Spagna è stata annullata perché 100 mila manifestanti pro Palestina hanno invaso le strade A causa delle proteste non c'è stata nessuna cerimonia di premiazione, niente passerella finale e né festeggiamenti ufficiali.
Javier Bardem si è presentato con la kefiah al collo sul red carpet degli Emmy L’attore spagnolo ha chiesto la fine del blocco agli aiuti umanitari, guidando una folta schiera di star che hanno parlato della Palestina agli Emmy.
Non se lo aspettava nessuno ma quest’anno agli Emmy è andato tutto per il verso giusto Adolescence, The Pitt, Hacks, The Studio, Severance: tutte le serie più amate e discusse dell'anno hanno vinto.
Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.

Il governo ha deciso che le key box di Airbnb sono illegali

02 Dicembre 2024

Nell’ultimo anno abbiamo parlato spesso di “overtourism” (qui una puntata del nostro podcast Stilnovo) e dell’insofferenza sempre più manifesta dei cittadini nei confronti dei turisti (qui l’articolo di Ferdinando Cotugno “L’anno in cui si è rotto il turismo”). Dopo le pistole ad acqua di Barcellona, gli sciami di droni in Grecia, i punk sull’isola di Sylt e il Cilento sul New York Times (per fare soltanto qualche esempio), torniamo in Italia, e questa volta si tratta di una legge che, di fatto, metterà in difficoltà molti gestori di alloggi turistici e affitti a breve e brevissimo termine.

La circolare del dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno è stata inviata un paio di settimane fa a tutte le prefetture d’Italia, per la precisione il 18 novembre, ma i prefetti hanno comunicato la nuova regola in questi giorni, con applicazione immediata. Da ora, quindi, in tutti gli alloggi turistici d’Italia sarà obbligatorio fare il check-in di persona. Come sa chiunque abbia scelto questa soluzione per le sue vacanze o gite, in molti casi, quando si tratta di affitti brevi o molto brevi, l’host si limita a richiedere i documenti degli ospiti per messaggio o via mail. In cambio fornisce un codice che permette agli ospiti di entrare nell’appartamento o ritirare le chiavi nelle apposite key box, le piccole casseforti che, se vivete in una grande città, avrete magari visto agganciate ai pali o fissate a portoni, muri e cancelli fuori dalle case. Negli ultimi mesi, con l’inasprirsi delle proteste contro la turistificazione, le key box sono diventate un simbolo, e in quanto tale spesso ricoperte di adesivi contro il sistema degli affitti a breve termine, tanto che a Firenze e Milano saranno vietate a partire dal 2025.

Ma la decisione del dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno ha più a che fare con la sicurezza che con la turistificazione: secondo l’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, infatti, chi gestisce un alloggio deve inviare entro le 24 ore successive all’arrivo dell’ospite (o molto meno, se il soggiorno dura 24 ore), le generalità della persona alla questura. Per fare questo, deve ovviamente controllare che i documenti di identità in suo possesso siano validi, ovvero corrispondenti all’identità degli ospiti stessi. L’evidente problema delle key box e dei codici, quindi, è che l’host non può verificare questa corrispondenza: le persone che mandano i documenti che l’host a sua volta inserisce nel portale “Servizio Alloggiati” sul sito della Polizia di Stato, possono non corrispondere a quelle che soggiornano presso il suo appartamento, persone che l’host di fatto non incontra mai.

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In tutto e per tutto simili ai loro corrispettivi occidentali e capitalisti, e anche un tantino più cari.