Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
John Wick doveva essere un uomo di 75 anni ma poi è arrivato Keanu Reeves
Oggi è impossibile immaginare John Wick con un volto diverso da quello di Keanu Reeves. All’inizio, però, i creatori della saga avevano immaginato un personaggio completamente diverso da quello che abbiamo conosciuto negli ultimi sette anni, da far interpretare a un attore che nelle loro intenzioni avrebbe dovuto essere Harrison Ford oppure Clint Eastwood. È un rumor, questo, che gli appassionati della saga conoscono da tempo ma che ora ha trovato anche conferma in They Shouldn’t Have Killed His Dog: The Complete Uncensored Ass-Kicking Oral History of John Wick, Gun Fu, and the New Age of Action, libro scritto Edward Gross e Mark A. Altman (appena uscito negli Usa) in cui a un certo punto è Basil Iwanyk, uno dei produttori del franchise, a confermare la cosa.
Secondo quanto riporta Entertainment Weekly, all’inizio il film che sarebbe poi arrivato in sala con il titolo di John Wick si chiamava Scorn. Derek Kolstad, l’autore della sceneggiatura, aveva in mente più o meno la storia che abbiamo visto al cinema, ma «con un protagonista di 75 anni, ritiratosi [dal mestiere di assassino, ndr] da venticinque anni. La cosa divertente doveva essere proprio il fatto di vedere Clint Eastwood che spacca il culo a tutti. Pensai “Ok, ci sono probabilmente un paio di nomi giusti per questo ruolo: uno è Clint Eastwood, l’altro è Harrison Ford”», racconta Iwanyk nel libro. Il progetto iniziale è cambiato quando Iwanyk ha scoperto che Reeves era disponibile a girare il film. Quando fecero leggere la prima bozza di sceneggiatura all’attore, si premurarono di spiegargli che alcuni cambiamenti sarebbero stati fatti perché «ovviamente lui non ha 75 anni».
Nel libro c’è un capitolo in cui Kolstad racconta l’occasione in cui andò a casa di Reeves per raccontargli il progetto. La scrivania nell’ufficio dell’attore, racconta Kolstad, era letteralmente ricoperta di sceneggiature che gli erano state proposte. «Saranno state trecento. E lui le legge tutte, legge tutto quello che gli inviano». Reeves impiegò un’ora e mezza per leggere lo script di Scorn e si mostrò subito entusiasta del personaggio, della storia, della mitologia e del mondo che raccontava. Talmente entusiasta che, appena finito di leggere, aveva già in mente tutti i cambiamenti necessari affinché il protagonista diventasse un personaggio adatto a lui. La prima cosa che disse, ovviamente, riguardava l’età di John: «Ok, lo voglio fare, John però avrà 35 anni», fu la prima cosa che Reeves disse a Kolstad. «Ok, va bene», fu la risposta dello scrittore. Sette anni dopo, John Wick è diventato una delle saghe più amate della storia recente del cinema (il quarto capitolo arriverà nella sale americane il 23 marzo dell’anno prossimo) e ha riportato Keanu Reeves a essere una delle action star più popolari di Hollywood.

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.