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Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

In Danimarca c’è una polemica su uno show per bambini con un uomo dal pene lunghissimo

07 Gennaio 2021

John Dillermand ha un pene dalla lunghezza spropositata – il suo nome significa letteralmente “uomo-pene”, “diller” è infatti lo slang danese che indica l’organo riproduttivo maschile – ed è il protagonista di uno show per bambini che ha debuttato lo scorso sabato sulla DR, la radiotelevisione di stato della Danimarca. Nella serie animata, Dillermand è alle prese con le difficoltà quotidiane della sua vita in quanto possessore di un membro eccezionalmente lungo. Come riporta il Guardian, lo show sta (comprensibilmente) provocando accese reazioni nel Paese, tra chi lo ritiene innocuo o anzi educativo e chi invece pensa sia completamente scollegato al clima culturale di oggi e portatore di stereotipi dannosi.

Christian Groes, professore associato e ricercatore alla Roskilde University, ha detto al quotidiano britannico che la celebrazione che il programma fa del potere dei genitali maschili può danneggiare l’idea di parità di genere dei bambini. «[Lo show, ndr] perpetua l’idea standard di una società patriarcale e normalizza quella “cultura da spogliatoio” che viene sempre usata per giustificare i cattivi comportamenti degli uomini. Dovrebbe essere divertente, quindi è visto come innocuo. Ma non lo è. E lo stiamo insegnando ai nostri figli», ha concluso. Di parere opposto Erla Heinesen Højsted, psicologa clinica, che ritiene esagerate le critiche al protagonista: «John Dillermand parla ai bambini e condivide il loro modo di pensare. I bambini trovano che i genitali siano cose divertenti», ha affermato, «Inoltre, lo show mostra un uomo impulsivo che non ha sempre il controllo su tutto, che commette molti errori – proprio come fanno i bambini – ma che alla fine riesce a fare sempre la scelta giusta. Dillermand si assume la responsabilità delle sue azioni. Quando una donna gli dice che dovrebbe tenere il suo pene nei pantaloni, ad esempio, lui ascolta».

Non è la prima volta che la DR sperimenta con i programmi per bambini, come ricorda il Guardian: un altro personaggio molto popolare (questa volta reale) dell’intrattenimento per i più piccoli è infatti Onkel Reje, che dice spesso parolacce, fuma la pipa e non si lava; mentre lo scorso ottobre lo show Ultra Smider Tøjet aveva fatto discutere per aver presentato a bambini di età compresa tra 11 e 13 anni un gruppo di adulti nudi per mostrare loro come sono fatti i corpi delle “persone vere”. La DR ha risposto alle critiche su John Dillermand dichiarando che non avrebbe avuto nessun problema a realizzare un programma «su una donna che non ha il controllo della sua vagina», e che la cosa più importante è che ai bambini il personaggio piace.

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