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La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è assediata non solo dai turisti, ma anche dalle truppe Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.

Gli italiani sono troppo severi sulla lingua?

24 Marzo 2016

lahiri_guandaIn altre parole, il primo libro della scrittrice americana premio Pulitzer Jhumpa Lahiri scritto direttamente in italiano, e dedicato proprio al suo rapporto con l’Italia e la lingua italiana, ora è uscito anche in inglese e sulla Los Angeles Review of Books è diventata anche un’occasione per riflettere sul rapporto degli italiani con la loro lingua.

In Italia era stato pubblicato da Guanda nel 2015 e lo stesso anno aveva vinto il Premio Internazionale “Viareggio-Versilia”. Negli Usa invece è uscito a febbraio per Knopf col titolo In Other Words. Più recentemente, il 21 marzo, sul sito della LA Review of Books è uscita una recensione di Michael F. Moore, un traduttore dall’italiano all’inglese. Nel pezzo intitolato, “Voluntary Exile”, Michael F. Moore oltre a discutere del libro di Lahiri aggiunge alcune considerazioni personali sul suo rapporto con l’italiano, nonché con gli italiani, descritti come particolarmente severi sul rispetto della loro lingua.

«Gli italiani possono essere intransigenti, sia con i madrelingua sia con i non madrelingua, quando si tratta di italiano scritto e parlato», scriveMoore, che tra le altre cose ha tradotto I sommersi e i salvati di Primo Levi. «Dopo avere avuto a che fare con questa lingua per oltre quarant’anni e avere continuato a imparare qualcosa di nuovo ogni giorno, mi mette ancora a disagio scrivere un’email in italiano, nel caso qualcuno, da qualche parte, si mettesse a sghignazzare su un mio possibile errore».

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