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La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.

Internet in Cina, censura di massa in tempo reale

07 Marzo 2013

Un nuovo studio (.Pdf) ha osservato da vicino come funziona la censura nel web cinese. La ricerca ha analizzato Weibo, il social network simil-Twitter che è il più diffuso in Cina con 300 milioni di utenti giornalieri che ogni giorno si scambiano «100 milioni di messaggi alla velocità di 70mila al minuto», come spiega la Technology Review.

Lo studio ha preso in esame un campione di 3500 utenti che ha seguito nelle loro attività online per 15 giorni, registrando ogni loro post che veniva cancellato e quanto tempo passava dalla censura alla loro pubblicazione. I risultati sono stupefacenti: il 90% dei contenuti sono stati cancellati entro 24 ore dalla loro pubblicazione; il 30% è sparito nel giro di un minuto. Secondo quanto riporta il sito Quartz, «per occuparsi dei circa 70mila post che ogni minuto intasano il sito, la società (Weibo, NdA) impiega probabilmente 4200 censori». 4200 censori è il numero che si ottiene immaginando turni da otto ore: potrebbero essere di più o di meno.

Infine, dai dati raccolti si può osservare come la censura cancelli preferibilmente i contenuti di notte, mentre gli utenti dormono, e tra le 19 e le 20, quando va in onda il telegiornale. Un fenomeno che si può vedere chiaramente nel grafico realizzato da Quartz, che proponiamo di seguito.

(via)

A proposito di Weibo, un “reportage” dal sito scritto da un troll italiano.

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