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23:49 mercoledì 18 giugno 2025
Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.
Nel Regno Unito c’è la moda di andare a farsi le punturine di filler nei bagni pubblici Sempre più persone prendono appuntamento via social per un ritocchino low cost nelle toilette pubbliche, con rischi enormi per la salute.
Nanni Moretti ha raccontato i primi dettagli del suo prossimo film Si intitolerà Succederà questa notte, sarà un adattamento di una raccolta di racconti di Eshkol Nevo e i protagonisti saranno Jasmine Trinca e Louis Garrel.
A causa del caldo (e dell’overtourism), in futuro ferie e chiusure aziendali potrebbero essere spostate in primavera Sta già succedendo, in realtà: chi può parte quando le temperature sono ancora sopportabili, i luoghi meno affollati e i prezzi più accessibili.
È uscito il trailer di Portobello, la serie tv sul caso Tortora e la prima produzione italiana di Hbo Diretta da Marco Bellocchio e con protagonista Fabrizio Gifuni, è già uno dei titoli italiani più attesi del 2026.
Già nel 1986, in un’intervista della Rai, Netanyahu mostrava di essere un estremista Fa impressione vedere le risposte date dall'allora 38enne Netanyahu a Giovanni Minoli nel famoso programma Mixer.
A quanto pare Papa Leone XIV è imparentato con un sacco di celebrity Lo ha rivelato un'inchiesta del New York Times: tra i cugini alla lontana ci sono Madonna, Angelina Jolie, Justin Bieber, Justin Trudeau e pure Hillary Clinton.
Per i palestinesi che vivono in Israele non ci sono bunker antiaerei in cui cercare rifugio Non ci sono perché non sono stati costruiti: con i bombardamenti iraniani i civili non hanno via di scampo.

È stata confermata una forte relazione tra inquinamento e Coronavirus

13 Luglio 2020

Le ipotesi che suggeriscono correlazioni tra le aree a maggior inquinamento atmosferico e la diffusione del virus responsabile del Covid-19 hanno sollecitato numerose ricerche, fino all’analisi che il Guardian ha definito «la più dettagliata finora»: secondo cui esisterebbero prove «convincenti» che l’inquinamento atmosferico aumenti significativamente le infezioni da Coronavirus.

La ricerca indica che l’esposizione a lungo termine delle persone alle particelle di inquinamento aumenta le infezioni e i ricoveri di circa il 10 per cento, e le morti del 15 per cento. Lo studio ha preso in considerazione più di 20 altri fattori, tra cui densità media della popolazione, età, dimensioni della famiglia, occupazione, obesità e magrezza. Vi sarebbero prove che, in Europa, Stati Uniti e Cina l’aria sporca peggiori quindi l’impatto del Covid-19. Eppure, proprio nel momento in cui verrebbe naturale pensare che la questione sia legata alle grandi città, lo studio condotto anche sui Paesi Bassi dimostrerebbe invece che il peggior inquinamento atmosferico è proprio quello di alcune aree rurali, a causa dell’allevamento intensivo di bestiame.

Gli scienziati hanno chiarito di non aver dimostrato un nesso causale tra l’inquinamento atmosferico e gli impatti peggiori del Coronavirus, poiché le prove conclusive arriveranno solo con grandi quantità di dati su singole persone, che non sono ancora disponibili, piuttosto che su dati medi per le regioni utilizzate nell’analisi. Ma hanno affermato che quanto emerso finora è di grandissima rilevanza, soprattutto in termini di prevenzione. Se è effettivamente probabile che l’inquinamento dell’aria aumenti il ​​numero e la gravità delle infezioni da Covid-19, poiché è già noto che l’aria sporca infiamma i polmoni e causa malattie respiratorie e cardiache che rendono le persone più vulnerabili, si potrebbe agire infatti su aree più circoscritte. «Ciò che mi ha colpito è stata questa relazione davvero forte», ha affermato il prof Matthew Cole, dell’Università di Birmingham, nel Regno Unito, che ha guidato la ricerca. «Spero che dai dati più “personali” emerga lo stesso, così da attivarci subito».

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