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18:44 mercoledì 10 dicembre 2025
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.
La Casa Bianca non userà più il font Calibri nei suoi documenti ufficiali perché è troppo woke E tornerà al caro, vecchio Times New Roman, identificato come il font della tradizione e dell'autorevolezza.
La magistratura americana ha pubblicato il video in cui si vede Luigi Mangione che viene arrestato al McDonald’s Il video è stato registrate dalle bodycam degli agenti ed è una delle prove più importanti nel processo a Mangione, sia per la difesa che per l'accusa.
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.

4 stazioni di controllo della radioattività hanno smesso di trasmettere dati dopo l’incidente in Russia

20 Agosto 2019

Dopo l’incidente nucleare dell’8 agosto, avvenuto nei pressi della base militare di Nenoksa, sulla costa del Mar Bianco, sono arrivate ad essere ben 4 le stazioni di monitoraggio della radioattività che hanno smesso di inviare dati, riporta il Wall Street JournalInizialmente si era parlato di 2 stazioni: oggi siamo arrivati a 4. L’esplosione è avvenuta nei pressi di Njonoksa, sito usato per testare missili navali nella regione di Arkhangelsk: nella vicina città Severodvinsk si è registrato un picco di radiazioni per quaranta minuti. È sempre più difficile intuire la gravità della situazione perché il governo russo non sembra essere del tutto trasparente nelle sue comunicazioni.

Putin ha subito cercato di rassicurare il popolo russo e dissipare i dubbi attorno all’incidente: «Non vi è alcuna minaccia, sono stati inviati esperti e si stanno prendendo misure preventive». Ma la Ctbto (Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organization), l’organizzazione che vigila affinché non vengano eseguiti test nucleari, ha apertamente denunciato il blackout delle stazioni di controllo delle radiazioni vicine al luogo dell’esplosione.

Leonid Bershidskij, editorialista di Bloomberg, ha contestato la mancata chiarezza delle comunicazioni del governo: «Non bisognerebbe fare ipotesi neppure riguardo al minore e meno preoccupante degli incidenti nucleari. Né è ammissibile che ci vogliano giorni per ammetere che c’è stato un incidente radioattivo». «Le autorità avrebbero dovuto fornire spiegazioni chiare».

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