Attualità

Il Nyt e il caso Thompson

Gli effetti neanche tanto secondari che lo scandalo di Jimmy Savile, in odor di pedofilia, sta avendo dalle parti del giornale americano

di Federico Sarica

Una cosa che ho scritto per Il Foglio sugli effetti dello scandalo Savile e BBC dalle parti del New York Times.

Tanti e tali sono i risvolti che rischia di portarsi appresso l’affaire Jimmy Savile – l’ex conduttore storico della BBC (scomparso lo scorso anno) in odor di abusi e di pedofilia recidiva sulla cui presunta copertura omertosa da parte dei vertici del broadcaster è in corso una seria e vasta indagine – che da qualche giorno uno di questi è sbarcato prepotentemente oltreoceano.
E lo ha fatto aprendo una piccola grande crepatura nella granitica struttura di un altro colosso del mondo dei media con la schiena dritta e la M maiuscola, il New York Times, dalle cui colonne digitali martedì scorso Margareth Sullivan, il public editor del giornale, ha sollevato il seguente quesito: dello scandalo della BBC sappiamo molto vista la copertura che ne sta dando il nostro ufficio di Londra, ma non sarebbe forse il caso di farsi più aggressivi e di approfondire i vari “non ero a conoscenza davvero di nulla” dell’allora capo della tv inglese Mark Thompson, dato che, fino a prova contraria, dal prossimo 12 novembre lo stesso Thompson si insedierà ufficialmente come nuovo Ceo del nostro glorioso giornale?
La domanda, vista la delicatezza della vicenda, non è caduta nel vuoto. In un’intervista del giorno dopo ripresa dallo stesso New York Times, Mark Thompson ha dichiarato che è assolutamente corretto che gli vengano chieste spiegazioni in merito da parte del suo imminente datore di lavoro ma che non crede di aver ravvisato nel suo comportamento su questa faccenda nulla che possa inficiare il suo impegno preso con il New York Times. […]

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