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Emma Watson ha detto che vuole ancora bene a JK Rowling nonostante non sia d’accordo con lei L’attrice è tornata sul dibattito che divide il mondo di Harry Potter, dalle posizioni transfobiche di Rowling alle prese di distanza di Watson e Radcliffe.
A novembre gli Stati che parteciperanno all’Eurovision dovranno votare per l’esclusione di Israele La votazione si terrà a novembre e sarà sufficiente il 50 per cento dei voti contrari per l'esclusione di Israele dall'Eurovision Song Contest.
I lavoratori portuali di tutta Europa si stanno riunendo a Genova per fermare le navi che portano armi in Israele I portuali di Spagna, Francia, Grecia, Cipro, Marocco e Germania arrivano in Italia per bloccare tutte le esportazioni di armi usate a Gaza.
I Talebani vogliono spegnere completamente internet in Afghanistan per impedire la diffusione di vizio e corruzione L'ordine proverrebbe addirittura dal capo dei Talebani in persona, Haibatullah Akhunzada.
È uscito il trailer di A House of Dynamite, il nuovo, attesissimo film di Kathryn Bigelow Il film, accolto molto bene alla Mostra del cinema di Venezia, sarà disponibile su Netflix dal 24 ottobre.
Dopo la Senna a Parigi, anche il fiume di Chicago è tornato balneabile Era da un secolo che i chicagoani non potevano fare il bagno nel fiume cittadino. Un esempio che adesso anche Roma sembra intenzionata a seguire.
Il Ceo di Live Nation ha detto che i prezzi dei biglietti dei concerti sono troppo bassi Secondo Micheal Rapino, 800 dollari per un concerto di Beyoncé non sono tanti. Anzi.
Per il suo nuovo videogioco horror Hideo Kojima ha collaborato con Jordan Peele Si intitola OD, ha un trailer molto bello e molto inquietante, e il solito cast hollywoodiano delle produzioni Kojima,

È ora di rivalutare Clippy, il fastidioso assistente di Word

28 Dicembre 2016

«Quasi due decenni fa, l’attuale era di sovraccarico di intelligenze artificiali cominciò con due semplici frasi: “Sembra tu stia scrivendo una lettera. Vuoi aiuto?”». Lo scrive il magazine New York nella sua nuova temporanea sezione The Vindicated, dedicata a storie e personaggi inizialmente derisi o ignorati, ma le cui intuizioni si sono poi rivelate giuste e lungimiranti. Il protagonista del pezzo è la graffetta più famosa della storia: Clippy, l’assistente di Microsoft Word noto per il petulante aiuto che offriva agli utenti di fine anni Novanta.

La storia di Clippy nasce in realtà con Microsoft Bob, un poco conosciuto tentativo della casa di Redmond di ridisegnare il suo Windows intorno al concetto di stanze di una casa virtuale popolata da strani personaggi-aiutanti. Era il 1995, e il nuovo sistema operativo non ebbe successo, rivelandosi fallimentare. Tuttavia, il formato di file Microsoft Actor, quello degli abitanti della casa di Bob, venne riproposto alla fine del 1996 per la nuova suite di Office 97. Citando l’autore dell’articolo, con quel pacchetto software Microsoft decise di «presentare al mondo una minaccia metallica».

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Clippy aveva buone intenzioni: la sua raison d’être era aiutare i nuovi utenti a usare l’interfaccia di scrittura di Office, il famoso Word; com’è noto, chi all’epoca si azzardava a digitare “Caro” lo vedeva apparire nell’angolo della schermata, esordendo con la sua frase di auto-presentazione poi diventata celebre. Il problema che ha segnato il destino della graffetta-aiutante, come ha scritto l’ex impiegato Microsoft Chris Pratley, è che tanto Clippy aiutava i nuovi utenti nella loro prima ora di Word, quanto ostacolava chi sapeva come ottenere ciò che voleva. James Fellows, giornalista dell’Atlantic, ha detto senza mezzi termini che «dopo un miliardo di “Caro …” e altrettante apparizioni di Clippy, volevi metterti a gridare».

Eppure, nonostante l’assistente di Microsoft sia diventato una parodia tale che il suo stesso creatore sia arrivato a prenderlo apertamente in giro (negli spot di Windows Xp, dove Clippy stesso giocava sul suo essere obsoleto, al punto da intuire che “Xp” stesse per “Ex Paperclip”), Clippy ci aveva visto giusto: quindici anni prima dell’avvento di Siri e l’ondata di intelligenze artificiali che l’ha seguito, una graffetta virtuale era programmata per capire cosa voleva l’utente, e svolgere il compito automaticamente. «Lo stesso modo con cui vi rapporterete alle macchine sarà diverso», ammoniva Bill Gates al Ces del 1995. Parlava di Clippy, ma anche di ciò che è venuto dopo.

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