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01:36 venerdì 7 novembre 2025
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.

Nell’editoria americana le donne hanno più potere degli uomini

29 Gennaio 2016

Il vincitore del Man Booker Prize del 2015, il jamaicano Marlon James, a novembre dell’anno scorso si è lamentato della grande editoria, sostenendo che cerca solamente fiction «che asseconda gli interessi di quell’archetipo della donna bianca, con una prosa sofferente ambientata nei sobborghi».

L’editore di libri per l’infanzia Lee & Low, sostenitore della necessità di aprire la publishing industry alle minoranze, ha appena pubblicato i risultati di una ricerca durata un anno, che sembra confermare le tesi di James. Il database di Lee & Low viene da più di 13 mila moduli da compilare inviati a impiegati del settore negli Stati Uniti e in Canada, e dimostra che ogni sezione della produzione è dominato in larga maggioranza da donne bianche ed eterosessuali. A livello generale, il 78% degli intervistati ha risposto di essere donna, e l’88% si è riportato eterosessuale.

Sempre dando uno sguardo d’insieme all’editoria nordamericana, il 79% delle persone è di razza caucasica, mentre solo il 4% è nero, il 7% asiatico, il 6% di etnia ispanica, meno del 5% nativo americano, mediorientale o meticcio. Il grafico seguente, realizzato da Quartz, ribadisce quanto dichiarato dalla direttrice marketing di Lee & Low Hannah Ehrlich: «Non date per scontato che siccome ci sono donne in posizioni di potere, allora il potere verrà esteso o condiviso con altri gruppi ai margini».

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