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18:33 venerdì 7 novembre 2025
Un imprenditore ha speso un milione di dollari per promuovere una collana AI a New York e tutte le sue pubblicità sono state vandalizzate Avi Schiffman voleva far conoscere il suo prodotto ai newyorchesi. Che gli hanno fatto sapere di non essere interessati all'amicizia con l'AI.
Stranger Things sta per finire ma ricomincerà subito, visto che Netflix ha già pronto lo spin-off animato S’intitola Tales From ’85 ed espande la storia ufficiale tra la seconda e la terza stagione, riprendendone i personaggi in versione animata.
Gli azionisti di Tesla hanno entusiasticamente approvato un pagamento da un bilione di dollari a Elon Musk  Se Musk raggiungerà gli obiettivi che l'azienda si è prefissata, diventerà il primo trillionaire della storia incassando questo compenso da mille miliardi.
Nel primo trailer de La Grazia di Paolo Sorrentino si capisce perché Toni Servillo con questa interpretazione ha vinto la Coppa Volpi a Venezia Arriverà nella sale cinematografiche italiane il 15 gennaio 2026, dopo aver raccolto il plauso della critica alla Mostra del cinema di Venezia.
Nel nuovo album di Rosalia c’è una canzone in italiano dedicata a San Francesco e Santa Chiara Si intitola "Mio Cristo Piange Diamanti", che lei definisce «la sua versione di un'aria», cantata in un perfetto italiano.
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.

I tweet rabbiosi si diffondono più rapidamente

25 Settembre 2013

La rabbia è il sentimento che si diffonde di più sui social network. Questa è la conclusione cui sono giunti quattro ricercatori della Beihang University, in Cina, che hanno analizzato 70 milioni di mircro-post pubblicati nel 2010 su Weibo, l’equivalente cinese di Twitter, suddividendoli in quattro categorie emotive: «rabbia», «gioia»,  «disgusto» e «tristezza».

I ricercatori hanno scoperto che le frasi che esprimevano «rabbia» tendevano a propagarsi maggiormente, e con più rapidità, rispetto a quelli che esprimevano «gioia». Questo tuttavia non significa, automaticamente, che i sentimenti negativi sono gli unici a diffondersi rapidamente sui social network: infatti  i “tweet” gioiosi si diffondono più rapidamente di quelli che esprimono disgusto o tristezza.

Nel grafico riportato qui sopra, così come nella tabella sotto, i micro-post che trasmettono rabbia sono indicati in rosso, quelli che esprimono gioia in verde, la tristezza in blu, e il disgusto in nero.

Lo studio è stato recentemente pubblicato nel paper “Anger is More Influential Than Joy: Sentiment Correlation in Weibo”, che può essere consultato liberamente qui, e di cui riportiamo un estratto.

«I nostri risultati mostrano che la rabbia è più influente di altre emozioni come la gioia, il che indica che i tweets arrabbiati possono diffondersi rapidamente e ampiamente nella rete. Mentre, contrariamente dalle nostra aspettative, la correlazione [generata tra utente e utente] di tristezza è bassa. Analizzando le parole chiave, facendo ricerche in base agli argomenti ed analizzando i retweet, abbiamo scoperto che l’attitudine del pubblico verso i problemi sociali e le questioni diplomatiche è prevalentemente di rabbia. E questo stato mentale tende ad accelerare la propagazione di informazioni su Weibo. (…) Noi ipotizziamo che la rabbia rivesta un ruolo non trascurabile nella propagazione in larga scale delle informazioni negative».

(via)

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