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11:16 giovedì 11 settembre 2025
È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.
OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.
Dopo due anni di prove, EssilorLuxottica ha deciso di introdurre la settimana lavorativa corta Le sperimentazioni fatte fin qui hanno dato ottimi risultati, e ora l'azienda sembra intenzionata a cambiare definitivamente modello di produzione
La vita e la carriera del giovane Gigi D’Alessio diventeranno un film Il biopic si intitolerà Solo se canti tu e a interpretare D'Alessio sarà Matteo Paolillo, meglio noto come Edoardo Conte di Mare fuori.
Migliaia di registi, attori, sceneggiatori e lavoratori del cinema hanno firmato un appello per boicottare l’industria cinematografica israeliana Tra questi anche Yorgos Lanthimos, Olivia Colman, Tilda Swinton, Javier Bardem, Ayo Edebiri, Riz Ahmed e Josh O’Connor.
Il tentativo del governo nepalese di vietare i social è finito con 19 morti, le dimissioni del Presidente del Consiglio e il Parlamento in fiamme In 48 ore il Paese è piombato nel caos, il governo è stato costretto a fare marcia indietro e a chiedere pure scusa.
Una giornalista italiana ha scatenato un putiferio per non aver coinvolto Ayo Edebiri in una domanda su MeToo e Black Lives Matter Argomenti sui quali ha preferito interpellare Julia Roberts e Andrew Garfield, gli altri due protagonisti di questa intervista a tre fatta durante la Mostra del cinema di Venezia.

I migliori film del 2016 secondo il New Yorker

21 Dicembre 2016

Il critico cinematografico del magazine americano Richard Brody ha compilato una lista dei 35 migliori lungometraggi apparsi negli Stati Uniti: più che a una classifica, l’articolo somiglia a una serata di gala, dato che all’elenco ne seguono diversi altri, da uno dei migliori film non distribuiti a quello della categoria “Best Dog” (ha vinto il protagonista di Wiener-Dog, titolo tedesco con Greta Gerwig). Le liste sono precedute da una lunga riflessione di Brody, un sunto di ciò che l’America ha visto al cinema quest’anno che prende le mosse dal mutato rapporto tra Hollywood e gli studi indipendenti, dove spesso – ma non necessariamente, nota il critico – il primo si focalizza sui ricavi economici, e i secondi sul produrre cinema di qualità.

Il mito nostalgico di Hollywood, tuttavia, secondo l’autore del pezzo non tiene conto delle «intollerabili circostanze» in cui decenni fa si era sviluppata la sua età d’oro, un mondo di pregiudizi ed esclusione. Detto questo, nota Brody, «i grandi film prodotti e distribuiti da Hollywood non hanno avuto altro effetto che creare esperienze di visione di grandi film, così come li intendono le poche persone che riconoscono la loro grandezza». Ma quali sono, questi grandi film del 2016? Al 28esimo posto c’è spazio per Mia madre di Nanni Moretti. Ma nella top ten per Brody entrano, nell’ordine:

1. Little Sister (Zach Clark)

2. Moonlight (Barry Jenkins)

3. Sully (Clint Eastwood)

4. Viktoria (Maya Vitkova)

5. Love & Friendship (Whit Stillman)

6. Men Go to Battle (Zachary Treitz)

7. Wiener-Dog (Todd Solondz)

8. Kate Plays Christine (Robert Greene)

9. Happy Hour (Ryusuke Hamaguchi)

10. Knight of Cups (Terrence Malick)

I migliori attori protagonisti sono invece Keith Poulson e Addison Timlin, entrambi per il film preferito da Brody, Little Sister. Le restanti categorie, coi relativi vincitori, sono sul sito del New Yorker.

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