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15:35 martedì 21 ottobre 2025
I trafficanti di Captagon, l’anfetamina siriana, si stanno rivelando un grave problema per il nuovo governo siriano In questi giorni le autorità hanno sequestrato 12 milioni di pasticche, la più grande operazione di questo tipo dalla caduta del regime di Assad.
In carcere Sarkozy verrà messo in isolamento per evitare che gli altri detenuti si facciano i selfie con lui L'amministrazione della prigione di La Santé di Parigi ha preso questa decisione per proteggere il Presidente dal suo "fandom" carcerario.
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 

Il Guardian ha iniziato una serie di obituary per gli animali estinti

06 Maggio 2022

Con il necrologio dedicato al po’ouli, un uccellino hawaiano, il Guardian ha inaugurato una serie tristissima: gli obituary delle specie animali che si sono estinte a memoria d’uomo, «pubblicati mentre il pianeta subisce la sua sesta estinzione di massa e basati sui documenti dell’Unione internazionale per la conservazione della natura». Raccontando la storia del minuscolo uccello chiamato così per via della sua testolina nera – in hawaiano po’ouli significa “testa nera” –  il Guardian riporta un proverbio hawaiano dal doppio significato che riassume bene lo spirito dell’iniziativa: “la pioggia segue la foresta”. La frase funziona sia come un suggerimento – per trovare l’acqua, bisogna cercare le foreste – ma anche come un avvertimento: se un elemento di un ecosistema viene distrutto, ne seguiranno sicuramente altri.

© Paul Baker / HAS Education File

Come tutti i po’ouli prima di lui, l’ultimo era cresciuto nella foresta pluviale di Hana a Maui, alle pendici del monte Haleakalā. La specie è stata scoperta nel 1973, quando gli uccellini erano già solo 200. Nel 1997 erano rimasti in cinque. Quell’anno l’ecologista Paul Baker ne catturò uno per la prima volta per fotografarlo e poi lo lasciò andare. Nel 2000 erano diventati tre. Sebbene vivessero a pochi chilometri l’uno dall’altro, è improbabile che si siano mai incontrati. «Forse per solitudine, forse per confusione», scrive il Guardian, tutti e tre passavano il tempo insieme a dei pappagalli Maui giallastri e dal becco uncinato, che avevano un richiamo simile al loro. I po’ouli erano una specie abbastanza silenziosa, poco canterina, che si nutriva di piccole lumache di terra, scarafaggi e larve di farfalle. Per colpa dei maiali domestici europei le lumache sono diventate sempre più difficili da trovare. Non solo: i maiali, i ratti, i gatti e le manguste che furono portati sull’isola decenni prima dall’uomo probabilmente cacciavano i po’ouli e le loro uova. Le specie invasive hanno causato un terzo delle estinzioni del mondo dal 1500: le sole Hawaii hanno perso due terzi delle specie di uccelli.

Nel 2002, dopo anni di dubbi e dibattiti, i ricercatori si decisero finalmente a catturare un esemplare femmina per liberarla nel territorio di quello che credevano fosse l’ultimo maschio rimasto. I due, però, non si incontrarono nemmeno. Nel 2004 ci riprovarono: per catturare l’ultimo po’ouli ci vollero sei persone, 18 mesi e 300.000 dollari. L’uccellino era lo stesso che aveva fotografato Paul Baker nel 1997. Leggere della fine dell’ultimo po’ouli è abbastanza toccante (parlando col Guardian, Baker ammette di aver pianto quando ha appreso la notizia): «L’ultimo po’ouli è morto in un nido insolito. Troppo debole per appollaiarsi, l’uccellino riposava in un piccolo asciugamano attorcigliato ad anello. Era l’ultimo della sua specie, l’ultimo di un intero gruppo di fringuelli, e non si trovava da nessuna parte sulla Terra al di fuori delle sue native Hawaii. Per settimane, mentre gli scienziati cercavano di trovargli un compagno, si ammalava sempre di più. L’unico po’ouli rimasto aveva solo un occhio. Solo nel suo asciugamano, solo in tutto il mondo, l’ha chiuso».

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