Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
I gruppi Facebook in cui è vietato parlare di Donald Trump

Dire che il 45esimo presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha monopolizzato il dibattito pubblico americano (se non direttamente mondiale) è un eufemismo: interi canali tv, quotidiani – e relativi siti web – programmi radio, magazine e newsletter sono dedicati in maniera esclusiva al nuovo commander-in-chief. Tanto che, spiega Buzzfeed in un articolo, anche i social network «sembrano essere interamente a tema Trump».
Ci sono, tuttavia, delle nicchie che provano a resistere eroicamente all’invasione del trumpismo: Kat Ayres modera il gruppo “Heughan’s Heughligans”, dedicato al ciclo di romanzi (e relativa trasposizione televisiva) Outlander. I suoi 42 mila iscritti postano circa mille contenuti al giorno, post che vanno dalle notizie riguardanti gli attori della serie tv a cose molto più marginali: «Se c’è una traccia di politica, il thread viene chiuso», ha detto Ayres a Buzzfeed. Da un anno circa, spiega, la moderazione dei contenuti è diventata molto difficile, perché lo scontro politico nel mondo esterno ha raggiunto un livello tale da rendere difficile – se non impossibile – il fare a meno di riferimenti Trump-oriented.

La realtà, nota il sito, è che un numero imprecisato di persone ha scoperto che «le pagine fan e quelle legate agli hobby sono gli ultimi spazi privi di politica sul web in lingua inglese», l’ultima spiaggia in cui rifugiarsi per non leggere discussioni, riflessioni e accuse sul presidente. Gregory Christopher, mod di un gruppo chiamato “N.Y. Islanders Baby! Uncensored Isles Talk for Adults”, dice che guarda allo spazio che amministra come a «un’oasi per sfuggire a tutta la follia. La Cnn è soltanto Trump ventiquattr’ore al giorno, ormai». Dice che un giorno un membro del gruppo ha postato un’immagine di sé con indosso una maschera di Trump e la scritta, di per sé ironica, «Make the Isles Great Again». Christopher ha subito cancellato il post, perché le regole del gruppo vietano di condividere l’immagine di qualunque uomo politico.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.