Cose che succedono | Società
Visto che i Gen Z comprano animali domestici perché non possono permettersi figli, il veterinario è tra i lavori più richiesti al mondo
Tra le conseguenze sorprendenti della denatalità c’è il successo dei veterinari. Secondo una ricerca pubblicata negli Stati Uniti da Indeed e ripresa da Fortune, sempre più Gen Z decidono di adottare un animale come alternativa all’assai più costoso fare un figlio. Una tendenza già particolarmente evidente negli Stati Uniti: qui il mestiere di veterinario è arrivato in cima alla classifica del Best Jobs of 2025. Ogni milione di annunci di lavoro, 1065 sono per un veterinario, il 124 per cento in più tra il 2021 e il 2024. All’aumentare della domanda di lavoro, aumentano i salari dei lavoratori: i veterinari guadagnano in media 140 mila dollari l’anno, contro un media che, al 2023, si attestata attorno ai 66 mila per tutti gli altri lavoratori americani. Stipendio medio annuo notevole, a quanto pare grazie anche e soprattutto alla propensione al consumo dei Gen Z: per gli animali spendono 178 dollari al mese, i Millennial si fermano a 146, i Gen X a 115 e i boomer a 90.
Secondo alcuni osservatori, questa tendenza è diretta conseguenza di un’altra: quella ad avere sempre meno figli. Dal 2018, la percentuale di giovani adulti americani che ritiene improbabile la possibilità di fare figli è salita dal 37 al 47 per cento. Di questi, il 36 per cento ha spiegato la sua titubanza con le difficoltà economiche che si troverebbe ad affrontare per mantenere un figlio. Questa situazione ha aumentato sensibilmente la percentuale di americani che adottano un animale domestico: nel 2024, il 45.5 per cento delle famiglie possedeva un cano e il 32.1 per cento un gatto. In Italia non c’è ancora un equivalente di questa ricerca Indeed, ma nessuno si stupirebbe se la situazione dovesse rivelarsi molto simile a quella americana. Nel nostro Paese, infatti, secondo quanto emerge da una ricerca di Osservatorio Unipol elaborata da Ipsos, il 36 per cento dei Gen Z si dice favorevole all’idea che un animale domestico possa sostituire un figlio.