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La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

È stato il Pentagono a bandire i Furby?

21 Febbraio 2014

Messi in vendita per la prima volta nel 1998, i Furby furono un enorme successo commerciale: se ne vendettero 1,8 milioni il primo anno e 14 milioni nel 1999. Sembrava il giocattolo perfetto: un orsetto dai lineamenti un po’ alieni in grado di “parlare” e “imparare” la lingua del suo piccolo padrone. Cominciava parlando in furbish, una lingua di fantasia e molto sgrammaticata, per poi “imparare” nuove parole “imparate” dai bambini. Il vocabolario massimo di ogni pupazzo constava di 200 parole – 100 in inglese e 100 in furbish. Le sue capacità d’apprendimento, per quanto rudimentali, erano davvero sorprendenti.

Forse troppo.

In poco tempo la leggenda del giocattolo che ascolta e impara dagli umani, oltre a garantire entrate miliardari al produttore Tiger Electronics, arrivò al Pentagono. Che non apprezzò. Nel 1999, racconta mental_floss, al culmine della Furby-mania, gli orsacchiotti furono “banditi” dalla National Security Agency, dalla base militare Norfolk Naval Shipyard e dal Pentagono. Il motivo era a suo modo ovvio, come raccontò a suo tempo anche la Bbc: se quegli aggeggi riuscivano ad ascoltare e imparare dall’ambiente circostante, avrebbero potuto intercettare discorsi o argomenti top secret, cominciando a ripeterli in continuazione.

Per quanto il rischio fosse inesistente, la voce si diffuse molto velocemente e Roger Shiffman, presidente della Tiger Electronics, parte del colosso Hasbro, fu costretto a ripetere in pubblico che «i Furby non sono spie». Ma era già tardi. La paranoia si diffuse in altri settori: alcuni cominciarono a sostenere che i Furby potevano interferire con alcune apparecchiature mediche, altri sostennero che la tecnologia utilizzata nel prodotto lo rendeva in grado di «lanciare uno Space Shuttle»

Anche a causa di questi rumors la Furby-mania sfumò velocemente e, almeno finora, i due tentativi di revival del 2005 e 2012 non sono riusciti a farli tornare un successo commerciale.

(via)

Immagine: un modello di Furby del 1998 (Getty Images)

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