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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

In Francia per la prima volta sarà consentito mangiare alla propria scrivania

08 Febbraio 2021

Avendo scelto di non imporre un terzo lockdown come nella maggior parte dei Paesi europei, la Francia ha tentato di incrementare le regole anti Covid-19 nei luoghi di lavoro. Così, è stato appena annunciato dal ministero del Lavoro che sarà consentito ai dipendenti francesi di pranzare alle loro scrivanie per contenere la diffusione del Coronavirus, una pratica precedentemente vietata dall’articolo R.4428-19 del codice del lavoro francese di 3.324 pagine, come riporta il New York Times.

Fino a questo momento, infatti, alle aziende era vietato «consentire ai lavoratori di consumare i pasti in luoghi dedicati al lavoro», pena una multa se scoperta dagli ispettori del lavoro, mentre i dipendenti potevano andare incontro a un’azione disciplinare non specificata. Il divieto faceva parte dell’iper-regolamentazione dei diritti dei lavoratori racchiusa in un codice del lavoro che ha preso forma nel XX secolo «sulla base della premessa che ogni proprietario di un’impresa fosse uno spietato capitalista intenzionato a sfruttare i lavoratori», scrive il Nyt. Una portavoce del ministero del Lavoro ha affermato che nei prossimi giorni verrà reso pubblico un decreto che apre la strada a un altro drastico adeguamento dello stile di vita al fine di limitare l’esposizione dei dipendenti al Covid-19.

In realtà, il divieto ha molto a che fare con lo stile di vita francese (ed europeo) che dà molto valore al momento di sedersi a tavola, considerato una parte fondamentale della giornata e legato alla cultura sociale ed enogastronomica del Paese. Già dopo il primo lockdown, i francesi avevano dimostrato la loro insofferenza verso le imposizioni del governo, o meglio verso una gestione della pandemia considerata carente quando non disastrosa, “riappropriandosi” del rito dell’aperitivo che quando bar, hotel e ristoranti erano ancora chiusi era diventato itinerante. L’“apérue”, com’era stata ribattezzata la nuova abitudine di prendere alcolici da asporto e consumarli all’aperto nel rispetto del distanziamento sociale, era già un primo sconvolgimento di uno dei più classici rituali parigini, cui ora si aggiunge anche la pratica, considerata da molti mortificante, di pranzare alla scrivania dell’ufficio. Ma di questi tempi c’è poco da lamentarsi.

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