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15:18 venerdì 19 dicembre 2025
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.
Nobody’s Girl, il memoir di Virginia Giuffre sul caso Epstein, ha venduto un milione di copie in due mesi Il libro è già alla decima ristampa e più della metà delle vendite si è registrata in Nord America.
YouTube avrebbe speso più di un miliardo di dollari per i diritti di trasmissione degli Oscar Nessuna tv generalista è riuscita a superare l'offerta e quindi dal 2029 al 2033 la cerimonia verrà trasmessa in esclusiva su YouTube.
Miss Finlandia ha perso il suo titolo dopo aver fatto il gesto degli “occhi a mandorla” ma in compenso è diventata un idolo dell’estrema destra Il gesto è stato imitato anche da due parlamentari del partito di governo Veri finlandesi, nonostante il Primo ministro lo abbia condannato.

Fra Isaac e la convention, il nulla

A Tampa città deserta, negozi chiusi, solo gente col pass al collo. Oggi finalmente si comincia

28 Agosto 2012

Tampa. Le strade del centro di Tampa sono deserte. Ad animarle sono i posti di blocco della polizia, la guardia nazionale in bicicletta e le centinaia di giornalisti che si muovono, con al collo l’accredito sventolante, nella labirintica recinzione eretta attorno al Tampa Bay Times Forum, dove oggi con un giorno di ritardo comincia la convention repubblicana. Un giornalista di Nbc si aggira per le strade vicine al palasport con un cartello. “Cercasi elettori indecisi”, si legge.
In giro di elettori ce ne sono molto pochi, fatta eccezione per alcuni silenziosi manifestanti fermi agli angoli delle strade, chi con un cartello per Gary Johnson o Ron Paul, chi con striscioni a favore della legalizzazione della marijuana.

In questi giorni di convention Tampa ha un aspetto spettrale. Complice la minaccia della tempesta tropicale Isaac, i negozi, i ristoranti e gli uffici di downtown sono rimasti chiusi, abbandonati in mano al popolo repubblicano. Ci sono membri dello staff, delegati, parlamentari e governatori. Consiglieri, assistenti, sondaggisti e qualche familiare. Tutti con al collo il proprio pass. Un camion di traverso sbarra la strada verso il palasport e il centro convegni che ospita la sala stampa. Qua si aggirano annoiati i giornalisti, intenti a trovare un modo di ingannare il tempo in attesa che la convention prenda definitivamente il via. Il primo passo è stato tuttavia fatto ieri dal presidente del partito repubblicano Reince Preibus, che alle due pomeriggio ha svelato l’orologio che conteggerà il debito pubblico federale e ha aperto formalmente la convention. Sulla città, scampata alla tempesta tropicale Isaac che ha puntato la Louisiana trasformandosi in uragano, cade una pioggia corposa e continua, accolta per lo più con rassegnazione. Gli spostamenti sono difficili, gli abiti estivi spesso bagnati.

Oltre al maltempo, il partito repubblicano sta subendo però le ultime scosse di assestamento prima delle elezioni presidenziali del prossimo 6 novembre. Le correnti del partito si stanno compattando attorno a Mitt Romney, considerato a lungo troppo moderato per i valori del partito conservatore. Domenica sera l’ex governatore del Massachusetts ha ricevuto il sostegno dei Tea Party, conquistati con la scelta di Paul Ryan come vice, ma anche l’avvertimento di due stelle dell’establishment repubblicano. L’ex governatore della Florida Jeb Bush e il senatore dell’Arizona John McCain hanno provato a suggerire una nuova linea, facendo presente a Romney di non scordare le minoranze, a cominciare da donne e ispanici, che potrebbero decidere l’elezione di novembre. Mentre le correnti conservatici convergono decise sul candidato alla presidenza, Ron Paul ha voluto invece prendere le distanze dall’ex governatore del Massachusetts. Il deputato texano si è rifiutato di far correggere il proprio discorso allo staff di Romney, ma soprattutto non ha voluto concedere al candidato repubblicano il proprio sostegno ufficiale. Nonostante il rifiuto di Paul, però, il partito repubblicano sembra ormai pronto a sostenere Romney.

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