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08:33 martedì 20 maggio 2025
Per guarire dalla dipendenza dal telefono un sacco di gente sta comprando un metatelefono, cioè un pezzo di plastica a forma di telefono Tutto è iniziato su TikTok, con un video visualizzato più di 50 milioni di volte. E ora il metatelefono è sold out.
Pierpaolo Piccioli è il nuovo Direttore creativo di Balenciaga Debutterà alla fashion week di Parigi il prossimo ottobre.
Gli Stati Uniti sono l’unico Paese al mondo in cui quest’anno il turismo calerà (e parecchio) Più di dodici miliardi persi in un anno, nessuno al mondo registra una flessione simile.
L’estrema destra ha sfondato anche alle elezioni in Portogallo Il partito Chega di André Ventura è arrivato terzo, forse alla fine sarà secondo, superando anche il Partito Socialista.
La tv di Stato spagnola ha violato il divieto dell’Eurovision di trasmettere messaggi pro Palestina E ne è nato un caso diplomatico che potrebbe portare all'emittente una multa e altre sanzioni.
Andrea Laszlo De Simone ha pubblicato su YouTube un video di un’ora che sembra un’opera d’arte Si intitola "Una lunghissima ombra", come il nuovo album che ha appena annunciato.
Michael J. Fox tornerà a recitare A cinque anni dalla sua ultima volta in tv, l'attore sarà protagonista della terza stagione della serie Shrinking, disponibile su Apple Tv+.
Un bambino è stato curato da una rara malattia usando una terapia genica inventata appositamente per lui È la prima volta che succede e gli scienziati sperano sia l'inizio di un protocollo che aiuterà a curare molte altre malattie genetiche.

Quale sono le parole più usate scrittore per scrittore, secondo i big data

10 Marzo 2017

Nel 1995 uscì The Logophile’s Orgy, un libro di Lewis Burke Frumkes che raccoglieva le parole e le espressioni preferite da diversi scrittori celebri, da James Clavell a Margaret Atwood, e da Larry King a Joan Rivers. Tra gli altri, a contribuire all’opera ci fu Ray Bradbury: l’autore di Fahrenheit 451 spiegava che il suo vocabolo prediletto era “cannella”, e la sua passione per questa parola derivava dalle etichette dei barattoli che trovava nella dispensa di sua nonna, quand’era un bambino (per lo stesso motivo, nelle sue decine di libri si trovano parecchie menzioni di vaniglia, menta, liquirizia e noce moscata).

Vladimir NabokovOggi, a più di vent’anni di distanza da quell’opera, Ben Blatt si è cimentato in un’impresa simile, ma avvalendosi dei supporti tecnologici contemporanei: un software creato ad hoc gli ha permesso di pubblicare Nabokov’s Favourite Word Is Mauve, un libro che passa in rassegna migliaia di libri di autori famosissimi per trovare il loro equivalente della cannella. Come da titolo, Nabokov – che era sinestetico – usava “malva” 44 volte più spesso della media degli altri scrittori, e in generale riferimenti ai colori con una frequenza quattro volte più intensa.

A volte, spiega Blatt sul Guardian, le espressioni più usate da un autore non sorprendono, perché sono legate indissolubilmente al suo genere: Agata Christie ha scritto tantissimi “alibi” e “indagine”, nemmeno a dirlo; in altri casi, restituiscono un senso del tono delle opere: Charles Dickens prediligeva “dal cuore” e “ricongiungere”. John Updike preferiva invece “orlato”, “coglione” e “fottuto”. E già che c’era, Blatt ha dato uno sguardo all’uso di frasi fatte e cliché: in quest’ultimo campo a trionfare è James Patterson, che inserisce in media 160 cliché ogni 100 mila parole. Ma poi, ovviamente, ogni penna risulta avere la sua espressione preferita: per Jane Austen era “con tutto il cuore”; Dan Brown dice spesso “chiudere il cerchio”; Zadie Smith è appassionata di “occhiata”, Donna Tartt di “troppo bello per essere vero”; Salman Rushdie è riuscito a infilare “l’ultima goccia” in metà dei suoi romanzi.

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