Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.
È uscito il primo trailer di Eddington, il “western pandemico” di Ari Aster
Prodotto da A24, con protagonisti Joaquin Phoenix, Pedro Pascal ed Emma Stone, uscirà nell'autunno di quest'anno nelle sale italiane.

Il nuovo trailer di Eddington, appena uscito, richiede qualche avvertenza iniziale: difficile infatti assistere alle liti ridicole tra i personaggi del sindaco Pedro Pascal e dello sceriffo Joaquin Phoenix o vedere un tampone infilato su per il naso a quest’ultimo per un test del Covid senza sentire un certo qual fastidio nelle narici.
Provocatore per eccellenza, il regista Ari Aster ha deciso di costruire il suo nuovo film attorno a uno stallo tipico del western – un sindaco ambizioso che si scontra con uno sceriffo convinto di difendere gli interessi della popolazione, con di mezzo la di lui fragile moglie e relativo contorno di bizzarra setta religiosa – e di riportarci alla mente ricordi ancora freschissimi.
Il film infatti prende il titolo dal nome della cittadina fittizia del New Mexico in cui è ambientato. Siamo nel 2020, in piena pandemia, tra persone soffocate dalle mascherine, tensioni seguite all’omicidio di George Floyd e l’immancabile surplus americano di gente che non dovrebbe essere armata ma gira con fucili automatici.
Presentato all’ultimo Festival di Cannes, l’ultimo lavoro del regista di Hereditary e Midsommar non è piaciuto alla critica, ma dati i temi trattati e il notevole cast (oltre ai protagonisti ci sono anche Emma Stone, Austin Butler, Luke Grimes e Deirdre O’Connell) farà sicuramente parlare di sé. Prodotto da A24, Eddington uscirà nell’autunno di quest’anno nelle sale italiane con I Wonder Pictures.
Nell’attesa, potete scoprire perché Aster ha scelto proprio quell’immagine per le locandine del film.

Pubblicato nel 2000, acclamato, dimenticato, ripubblicato e riscoperto nel 2016, inserito tra i 100 migliori romanzi del XXI secolo dal New York Times, L'ultimo samurai è asceso allo status di classico nonostante una travagliatissima storia editoriale.