Se vi state chiedendo se si vede il Polifemo animatronico annunciato dal regista, la risposta è sì. Però poco.
È uscito un nuovo trailer de La mano di Dio
Secondo molti avrebbe meritato il Leone d’oro a Venezia, dove ha ricevuto il Gran Premio della Giuria. I fortunati che sono riusciti a vederlo parlano dei migliore film di Sorrentino, oltre che quello più spiccatamente autobiografico. Avevamo già parlato di È stata la mano di Dio, candidato anche per rappresentare l’Italia agli Oscar, ma oggi è uscito un secondo trailer e la locandina ufficiale, mentre il film si prepara a debuttare il 24 novembre in alcuni cinema selezionati e sarà disponibile dal 15 dicembre su Netflix.
Un ulteriore scorcio sulla vita di Fabietto Schisa, protagonista del film, in lotta per trovare il suo posto nel mondo fino a quando una serie di eventi cambieranno tutto: l’arrivo di Maradona e un tremendo incidente che avvicinerà il ragazzino alla settima arte («La realtà non mi piace più, la realtà è scadente», si sente nel trailer). A vent’anni dall’ultimo film ambientato nella città partenopea Sorrentino ripercorre la sua scalata al successo partendo proprio dalla sua città. Definito «una gioia per gli occhi» da Times Out, È stata la mano di Dio si prepara al grande pubblico e a conquistare parecchi premi.

Il film di Albert Serra sul torero peruviano Andrés Roca Rey porta il documentario in un territorio inesplorato e violento, persino ostile allo spettatore. Ed è proprio questo a renderlo una delle opere fondamentali della storia recente del cinema.
Il libro, uscito 20 anni fa in Francia ma solo adesso in Italia, è il racconto in immagini e parole della breve storia d'amore con il fotografo Marc Marie, attraverso il quale Ernaux tocca tutti i temi che caratterizzano la sua letteratura.
La gioventù e la vecchiaia, la diversità e il conformismo, la Toscana e la metropoli: intervista al frontman del gruppo che ha appena raggiunto un traguardo importante festeggiando con due concerti, a Roma (la scorsa settimana) e Milano (stasera).